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Quest'anno abbiamo affrontato insieme una situazione inaspettata, ma ci siamo comunque impegnati al massimo, supportatidalla lla rete italiana Eurodesk a offrire i nostri servizi a quante più persone possibili, cercando di crescere insieme e implementare tutte le attività possibili, La stragrande maggioranza delle attività/eventi è stata realizzata online e nuovi strumenti, nuovi linguaggi e nuove capacità sono state sviluppate per supplire ad un cambio di paradigma così repentino e così inaspettato. La buona notizia è che le novità apportate al nostro comune lavoro non saranno effimere: i risultati raggiunti saranno consolidati e diventeranno un nostro comune e condiviso patrimonio. Nel 2020 abbiamo cercato di garantire con continuità un servizio aggiornato e di qualità a decine di migliaia di giovani, e a chi opera con/per loro, sulle opportunità di mobilità per l'apprendimento e sulle politiche in favore della gioventù. La mobilità transnazionale per l'apprendimento, complementare ai sistemi nazionali/regionali di istruzione e formazione, è uno degli strumenti più efficaci ed efficienti per rendere i giovani italiani sempre più competitivi nel mercato occupazionale di oggi e, soprattutto, di domani. Per quanto possibile, ci impegneremo anche nel 2021 per mantenere vive e al passo con i tempi le radici che ognuno dei nostri giovani ha con la propria cultura e per aiutare i nostri territori a immaginare, pianificare e costruire contesti socio-occupazionali all'altezza degli altri Paesi europei, affinché i giovani che partecipano ad esperienze all'estero possano tornarci con una positiva prospettiva di sviluppo personale e lavorativo. Il 2021 sarà senz'altro un anno di transizione. Non già verso quello che era il nostro passato; piuttosto verso una nuova e migliore condizione per noi e per il pianeta che condividiamo. Uno dei pilastri del prossimo settennato dell'Unione europea è il Green Deal, un piano d'azione volto a promuovere l'uso efficiente delle risorse, sviluppando ulteriormente un'economia pulita e circolare, e a ripristinare la biodiversità e ridurre l'inquinamento. Perché, come scriveva Herbert Marshall McLuhan, sul nostro pianeta non ci sono passeggeri: siamo tutti parte dell'equipaggio. "Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" è una celeberrima citazione del Mahatma Gandhi. Affinché il prossimo sia un anno migliore dobbiamo dunque essere noi stessi migliori: ciascuno di noi può sprecare un po' meno, può riciclare un po' di più, può inquinare meno e può essere più solidale ed inclusivo. Sono nostre scelte. E se tutti noi le facessimo consapevolmente e continuativamente, il nostro ecosistema migliorerebbe e gli esseri umani... pure! Vorremmo infine esprimere la nostra profonda gratitudine a tutti/e gli/le operatori/trici e i/le referenti Eurodesk e a tutti/e i/le funzionari/dirigenti/amministratori degli enti pubblici e privati che hanno reso possibile l'operatività della Rete Nazionale Italiana Eurodesk durante questo anno così particolare. Un sentito grazie all'Agenzia Nazionale per i Giovani, all'Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire all'Agenzia Nazionale Erasmus+ Inapp e all'Anpal (Punti di Contatto Nazionale EQF, EURES, Euroguidance ed Europass) per aver congiuntamente supportato l'implementazione delle attività della Rete durante l'intero anno, alla Regione autonoma del Friuli Venezia Giulia per aver contribuito a rafforzare ed ampliare la locale rete regionale Eurodesk. A tutte/i voi, dunque, i nostri più cari auguri di Buone Feste e di Prospero e Felice Anno Nuovo! Alessandro, Duilio, Fabrizio, Giovanni, Luciano, Michela, Patrizia, Susanna, Valentina e Ramon
Si è svolto virtualmente il 16 dicembre il 4° EU jobs and mobility roadshow, il salone dell'occupazione e della mobilità dell'UE. Organizzato dalla rete Europe Direct greca, con il supporto della Rappresentanza della Commissione Europea ad Atene e dell'ufficio del Parlamento Europeo in Grecia, ha visto la partecipazione di operatori di numerose realtà europee attive nel settore della mobilità per l’apprendimento e il lavoro, tra cui le reti Eurodesk, Eures ed Europass.
Durante l’evento il capo del dipartimento per i sistemi e le istituzioni VET del Cedefop, Loukas Zahilas, ha presentato il lavoro del Cedefop sul futuro dell'istruzione e della formazione professionale, illustrando le sfide che attendono l'istruzione, la formazione e il mercato del lavoro in un anno in cui la pandemia del coronavirus ha sconvolto tutto ciò che era dato per scontato. Guardando al futuro, ha messo in luce le problematiche e le opportunità in un panorama europeo in rapida evoluzione: "La globalizzazione, l'internet delle cose, l'economia digitale, l'intelligenza artificiale e i più ampi progressi tecnologici stanno modificando la nostra vita quotidiana; il futuro dell'istruzione e del lavoro è difficile da prevedere, e in gran parte il lavoro manuale/ripetitivo è destinato a scomparire".
Nell'UE ci sono ancora milioni di disoccupati e di persone poco qualificate, ha continuato. Molti lavori richiedono lavoratori ri-qualificati e/o altamente qualificati, e i sistemi di formazione continua, se non verranno adeguati, non saranno in grado di sostenere l'apprendimento per una forza lavoro attiva di quasi 3 miliardi di persone in tutto il mondo.
Diverse iniziative politiche avviate nel 2020 sono considerate importanti: l'agenda aggiornata delle competenze europee, la proposta di raccomandazione del Consiglio sull'istruzione e la formazione professionale, lo spazio europeo dell'istruzione e la dichiarazione di Osnabrück.
Sulla base dell'esperienza, ha concluso Zahilas, è necessario supportare le parti interessate nel creare politiche solide per lo sviluppo dell’istruzione e della formazione come soluzione alle mutevoli esigenze delle persone, delle economie e delle società.
Per informazioni:
https://www.cedefop.europa.eu/it/news-and-press/news/cedefops-work-presented-eu-jobs-and-mobility-roadshow
L'istituto Cesare Beccaria di Carbonia ha partecipato, insieme ad altri istituti europei, al progetto "Healthy Minds – Wellbeing at School" per l'annualità 2018-2020. Il progetto è stato realizzato nell’ambito delle azioni previste dal progetto KA2 Erasmus plus. Al progetto hanno collaborato la professoressa Antonietta Melas, in qualità di coordinatrice, il professor Giovanni Floris e la professoressa Ivana Frau oltre a tutto il personale coinvolto e agli studenti della scuola. I risultati prodotti sono disponibili per chiunque sia interessato a informarsi sull'argomento o che viva situazioni di disagio.
Il benessere mentale degli studenti è al centro degli obiettivi, infatti, questo può essere minacciato da: problemi familiari, disturbi alimentari, dipendenza da social network, mancanza di fiducia, autolesionismo, abuso da sostanze stupefacenti. Spesso i familiari non si accorgono di nulla perchè chi patisce il disagio riesce a nasconderlo.
Gli studenti che hanno partecipato hanno avuto il compito di individuare i problemi che li riguardavano maggiormente, il tutto è stato fatto tramite l'utilizzo di un questionario. La relazione ottenuta ha permesso di definire le tematiche da affrontare, per le quali sono stati messi a punto vari materiali che permetteranno ai docenti di affrontare in classe le situazioni emergenti. Nella cassetta degli attrezzi, ora, gli insegnanti avranno un corredo di filmati, presentazioni e materiali ad hoc. È stata creata anche una piattaforma specifica, nella quale gli studenti possono fruire autonomamente dei materiali.
Per informazioni:
www.healthymindsproject.net
Erasmusplus - IIS Beccaria Carbonia
HMWS Online Interactive platform (healthymindsproject.net)
https://www.youtube.com/channel/UC3GOFfx2RYumlMEoif128hw
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10223227078242712&id=1156389613
Si è svolto virtualmente il 16 dicembre il 4° EU jobs and mobility roadshow, il salone dell'occupazione e della mobilità dell'UE. Organizzato dalla rete Europe Direct greca, con il supporto della Rappresentanza della Commissione Europea ad Atene e dell'ufficio del Parlamento Europeo in Grecia, ha visto la partecipazione di operatori di numerose realtà europee attive nel settore della mobilità per l’apprendimento e il lavoro, tra cui le reti Eurodesk, Eures ed Europass.
Durante l’evento il capo del dipartimento per i sistemi e le istituzioni VET del Cedefop, Loukas Zahilas, ha presentato il lavoro del Cedefop sul futuro dell'istruzione e della formazione professionale, illustrando le sfide che attendono l'istruzione, la formazione e il mercato del lavoro in un anno in cui la pandemia del coronavirus ha sconvolto tutto ciò che era dato per scontato. Guardando al futuro, ha messo in luce le problematiche e le opportunità in un panorama europeo in rapida evoluzione: "La globalizzazione, l'internet delle cose, l'economia digitale, l'intelligenza artificiale e i più ampi progressi tecnologici stanno modificando la nostra vita quotidiana; il futuro dell'istruzione e del lavoro è difficile da prevedere, e in gran parte il lavoro manuale/ripetitivo è destinato a scomparire".
Nell'UE ci sono ancora milioni di disoccupati e di persone poco qualificate, ha continuato. Molti lavori richiedono lavoratori ri-qualificati e/o altamente qualificati, e i sistemi di formazione continua, se non verranno adeguati, non saranno in grado di sostenere l'apprendimento per una forza lavoro attiva di quasi 3 miliardi di persone in tutto il mondo.
Diverse iniziative politiche avviate nel 2020 sono considerate importanti: l'agenda aggiornata delle competenze europee, la proposta di raccomandazione del Consiglio sull'istruzione e la formazione professionale, lo spazio europeo dell'istruzione e la dichiarazione di Osnabrück.
Sulla base dell'esperienza, ha concluso Zahilas, è necessario supportare le parti interessate nel creare politiche solide per lo sviluppo dell’istruzione e della formazione come soluzione alle mutevoli esigenze delle persone, delle economie e delle società.
Per informazioni: https://www.cedefop.europa.eu/it/news-and-press/news/cedefops-work-presented-eu-jobs-and-mobility-roadshow>
https://www.cedefop.europa.eu/it/news-and-press/news/cedefops-work-presented-eu-jobs-and-mobility-
La Commissione europea ha pubblicato ieri la relazione annuale su Erasmus+ 2019, dalla quale si evince che il programma ha pienamente raggiunto i suoi obiettivi per l'anno in questione, con eccellenti livelli di attuazione e un uso efficiente dei fondi. La dotazione finanziaria complessiva del programma Erasmus+ aumenta di anno in anno. Nel 2019 ammontava a 3,37 miliardi di €, ossia 547 milioni di € in più rispetto al 2018, il che rappresenta un aumento del 20%. Grazie a questa dotazione Erasmus+ ha sostenuto quasi 940 000 esperienze di apprendimento all'estero e ha finanziato circa 25 000 progetti e 111 000 organizzazioni.
Nel 2019 il programma ha finanziato la mobilità di quasi 505 000 studenti e membri del personale dell'istruzione superiore. Ha inoltre continuato a sostenere i discenti e il personale dell'istruzione e della formazione professionale: più di 192 000 persone hanno trascorso un periodo di studio all'estero nel 2019. Le prime 17 alleanze universitarie europee sono state create nel giugno 2019 con un bilancio di quasi 85 milioni di €. La componente dedicata allo sport del programma, con una dotazione di 49,3 milioni di €, ha finanziato 260 progetti.
La Commissione ha inoltre pubblicato la prima relazione sull'attuazione del Corpo europeo di solidarietà, istituito nell'ottobre 2018. Si tratta del primo programma dell'UE interamente dedicato a promuovere la partecipazione dei giovani ad attività di solidarietà. Nei primi 15 mesi della sua esistenza, il Corpo ha fornito sostegno a 3 750 progetti, offrendo a più di 27 000 giovani la possibilità di partecipare ad attività di volontariato individuale o di gruppo, tirocini o lavori.
L'11 dicembre gli Stati membri e il Parlamento europeo hanno raggiunto un <>accordo politico sul programma Erasmus+ per il nuovo periodo di programmazione 2021-2027. Il nuovo programma sarà non solo più inclusivo e innovativo ma anche più digitale e più verde. Offrirà nuove opportunità agli studenti europei: grazie a maggiore accessibilità e formati di mobilità più flessibili, darà opportunità a categorie più diversificate di studenti, compresi quelli che hanno minori occasioni e gli allievi delle scuole, la cui partecipazione è ora prevista dall'azione per la mobilità. Offrirà nuove opportunità di cooperazione, stimolando l'innovazione nella progettazione dei piani di studio e nelle pratiche di apprendimento e insegnamento, oltre a promuovere competenze verdi e digitali. Sosterrà anche nuove iniziative faro, quali le "Università europee", le accademie degli insegnanti Erasmus, i centri di eccellenza professionale e DiscoverEU.
Per quanto riguarda il Corpo europeo di solidarietà, sulla scia del successo dell'iniziativa, la Commissione europea ha proposto che nel periodo 2021-2027 prosegua le sue attività e le estenda agli aiuti umanitari dell'UE con una dotazione finanziaria complessiva di 1,009 miliardi di € per il periodo 2021-27. L'accordo politico raggiunto sul programma dal Parlamento europeo e dagli Stati membri l'11 dicembre ha accolto la proposta.
Per informazioni:
https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_20_2422
Un'Europa pronta per l'era digitale: proposta di nuove norme per le piattaforme digitali La Commissione ha proposto ieri una riforma ambiziosa dello spazio digitale, una serie completa di nuove norme per tutti i servizi digitali, compresi i social media, i mercati online e altre piattaforme online che operano nell'Unione europea: la legge sui servizi digitali e la legge sui mercati digitali.
I valori europei sono al centro di entrambe le proposte. Le nuove norme proteggeranno in modo più efficace i consumatori e i loro diritti fondamentali online e renderanno i mercati digitali più equi e più aperti per tutti. Un corpus normativo per tutto il mercato unico promuoverà l'innovazione, la crescita e la competitività e fornirà agli utenti servizi online nuovi, migliori e affidabili. Sosterrà inoltre l'espansione delle piattaforme più piccole, delle piccole e medie imprese e delle start-up, fornendo loro un facile accesso a clienti in tutto il mercato unico, riducendo nel contempo i costi di conformità. Le nuove norme vieteranno anche l'imposizione di condizioni inique da parte delle piattaforme online che fungono, o si prevede fungeranno, da controllori dell'accesso al mercato unico. Le due proposte sono al centro dell'ambizioso obiettivo della Commissione di fare di questo decennio il "decennio digitale" dell'Europa.
Concretamente, la legge sui mercati digitali introdurrà una serie di nuovi obblighi armonizzati per i servizi digitali a livello dell'UE, attentamente calibrati in funzione delle dimensioni di tali servizi e del loro impatto, quali: * norme per la rimozione di beni, servizi o contenuti illegali online; * garanzie per gli utenti i cui contenuti sono stati erroneamente cancellati dalle piattaforme; * nuovi obblighi per le piattaforme di grandi dimensioni di adottare misure basate sul rischio al fine di prevenire abusi dei loro sistemi; * misure di trasparenza di ampia portata, anche per quanto riguarda la pubblicità online e gli algoritmi utilizzati per consigliare contenuti agli utenti; * nuovi poteri per verificare il funzionamento delle piattaforme, anche agevolando l'accesso dei ricercatori a dati chiave delle piattaforme; * nuove norme sulla tracciabilità degli utenti commerciali nei mercati online, per contribuire a rintracciare i venditori di beni o servizi illegali; * un processo di cooperazione innovativo tra le autorità pubbliche per garantire un'applicazione efficace in tutto il mercato unico. Prossime tappe Il Parlamento europeo e gli Stati membri discuteranno le proposte della Commissione nell'ambito della procedura legislativa ordinaria. In caso di adozione, il testo definitivo sarà direttamente applicabile in tutta l'Unione europea.
Per informazioni:
https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_20_2347
La Commissione ha accolto con favore l'accordo politico raggiunto tra il Parlamento europeo e gli Stati membri dell'UE sul nuovo programma Erasmus+ (2021-2027). Si sono appena conclusi i negoziati in sede di trilogo e si attende l'approvazione finale dei testi giuridici da parte del Parlamento europeo e del Consiglio.
Erasmus+ è una vera e propria storia di successo europea, immancabilmente giudicata una delle iniziative più riuscite dell'UE. Dal suo avvio nel 1987 il programma è stato notevolmente ampliato e comprende ora tutti i settori dell'istruzione e della formazione: istruzione e cura della prima infanzia, istruzione scolastica, istruzione e formazione professionale, istruzione superiore e istruzione degli adulti. Sostiene la cooperazione nel campo delle politiche per la gioventù e promuove la partecipazione allo sport.
Il nuovo programma, forte di un bilancio di 26 miliardi di €, 24,5 dei quali a prezzi correnti, con un'integrazione aggiuntiva di 1,7 miliardi di € a prezzi del 2018, sarà non solo più inclusivo e innovativo ma anche più digitale e più verde. Sarà uno strumento fondamentale per realizzare lo Spazio europeo dell'istruzione entro il 2025 e per mobilitare il mondo dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport a favore di una ripresa rapida e della crescita futura. Offrirà molte nuove opportunità agli studenti europei: grazie a maggiore accessibilità e formati di mobilità più flessibili, darà opportunità a categorie più diversificate di studenti, compresi quelli che hanno minori occasioni e gli allievi delle scuole, ora previsti dall'azione per la mobilità. Offrirà nuove opportunità di cooperazione, stimolando l'innovazione nella progettazione dei piani di studio e nelle pratiche di apprendimento e insegnamento, oltre a promuovere competenze verdi e digitali. Sosterrà anche nuove iniziative faro, quali le "Università europee", le accademie degli insegnanti Erasmus, i centri di eccellenza professionale e DiscoverEU.
Il 10 novembre 2020 il Parlamento europeo, gli Stati membri in sede di Consiglio e la Commissione hanno raggiunto un accordo politico sul prossimo bilancio a lungo termine dell'UE e sullo strumento NextGeneration EU. Prossima tappa: è urgente l'adozione, come testo legislativo, del pacchetto QFQ accompagnata dalla ratifica della decisione sulle risorse proprie.
Una volta adottato, il bilancio a lungo termine dell'UE, associato all'iniziativa NextGeneration EU, strumento temporaneo concepito per stimolare la ripresa europea, costituirà il più grande pacchetto di incentivi mai finanziato dal bilancio dell'UE. Un importo totale di 1 800 miliardi di € contribuirà alla ricostruzione dell'Europa post-COVID-19: sarà un'Europa più verde, più digitale e più resiliente.
Per informazioni: http://bit.ly/3nneLfE
La Commissione Europea pubblica nuovi aggiornamenti dedicati all’impatto della Brexit sul programma Erasmus+, che ribadiscono la possibilità di effettuare le mobilità da e verso il Regno Unito per i progetti finanziati nell’ambito della Call 2020 e per tutta la loro durata.
Nello specifico si evidenzia che sulla base dell’art. 138 dell’Accordo di Recesso entrato in vigore il 1° febbraio 2020 il Regno Unito, e le entità giuridiche con sede nel Regno Unito, saranno pienamente eleggibili a partecipare e ricevere finanziamenti nell’ambito degli attuali programmi della UE afferenti alla programmazione 2014-2020, compreso Erasmus+ ed il Corpo Europeo di Solidarietà, come se il Regno Unito fosse uno stato membro, fino al completamento di tali programmi.
Pertanto, saranno eleggibili a ricevere il finanziamento comunitario di Erasmus+ tutte le mobilità, da e verso il Regno Unito, che saranno finanziate a valere sui fondi ricevuti fino alla Call 2020 compresa e che avranno luogo entro la durata del progetto Erasmus cui afferiscono sia esso a 16 a 24 o 36 mesi, con possibilità, quindi, di essere effettuate anche oltre il 31 dicembre 2020.
Per informazioni:
http://www.erasmusplus.it/erasmus-e-brexit-aggiornamenti-dalla-commissione-europea/
Si svolgerà dalle 10:00 alle 12:30 del 16 dicembre il primo incontro digitale organizzato dall’Agenzia Nazionale per i Giovani finalizzato a discutere, ragionare e costruire, insieme alle nuove generazioni, un nuovo modo di concepire e di vedere il web, le comunità on line e i rischi ad essi legati.
Partendo dalla creatività delle ragazze e dei ragazzi si vuole avviare un percorso teso a combattere estremismo ed odio in rete proprio grazie alla partecipazione, creatività e protagonismo giovanile. L’iniziativa si svolge nell’ambito dell’attività di TCA (formazione e cooperazione transnazionale) “Citizenship Reloaded: digital citizenship (and tools) for a new European citizenship” che vede la partecipazione congiunta di 30 operatori dell’animazione socioeducativa provenienti da tutta Europa e dai Paesi limitrofi. Un dibattito che si incastra perfettamente con l’attuale momento storico in cui, per via della pandemia, il web sta diventando sempre di più il principale strumento di confronto e attivazione dei giovani e non solo. È quindi fondamentale, oggi più di ieri, rendere le nuove generazioni più consapevoli, non solo delle potenzialità offerte dal web, ma anche dei pericoli e complessità che si nascondono dietro l’uso della rete. L’incontro ha lo scopo di rendere maggiormente consapevoli i giovani su come ideologie violente ed estremismi potrebbero trovare, attraverso il web, un terreno fertile per la loro diffusione online ed esplorare al tempo stesso questi fenomeni con le lenti della democrazia, uno dei pilastri valoriali del nostro essere europei.
Chi può partecipare: – Un giovane tra i 18 e i 35 anni motivato e interessato ad approfondire il tema – Un rappresentante di un’organizzazione che lavora con o per i giovani interessato alla tematica – Un insegnante curioso di sapere cosa fanno i propri studenti on line – Un educatore, uno psicologo, uno psichiatra che lavora costantemente con i giovani – Un genitore motivato a capire cosa attrae i giovani e li fa stare ore e ore attaccati al computer.
Cliccare qui per iscriversi.
Per ulteriori informazioni:
https://bit.ly/342aMh4
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdDR5MtjOjks-ATr-E4qMuzKzUUXaRrf3ubAM9yDTtW_rDg7A/viewform?usp=sf_link
Il patto climatico europeo punta a coinvolgere i cittadini e le comunità nell'azione per il clima e l'ambiente. La transizione verso una società a impatto climatico zero rappresenta sia una sfida che un'opportunità per costruire un futuro migliore per tutti.
A tal fine, nell'ambito del Green Deal europeo, la Commissione lancia un patto climatico europeo per dare a tutti la possibilità di esprimersi e di progettare nuove azioni per il clima, condividere informazioni, avviare attività di base e illustrare soluzioni che possono essere adottate anche da altri. Il patto climatico europeo punta a informare, ispirare e promuovere la cooperazione tra le persone e le organizzazioni, dalle autorità nazionali, regionali e locali alle imprese, ai sindacati, alle organizzazioni della società civile, alle strutture educative, alle organizzazioni per la ricerca e l'innovazione, ai gruppi di consumatori nonché ai singoli cittadini. Il patto climatico europeo si baserà sulle attività esistenti e le amplierà, oltre a stimolarne e intraprenderne di nuove, offrendo opportunità di apprendimento, scambio, co-creazione e collaborazione.
Il Patto europeo per il clima invita tutti i cittadini a partecipare all'evento di lancio online del 16 dicembre 2020 alle 09:00-11:00 CET!
Durante l’evento verranno presentate alcune azioni concrete per il clima nella vita quotidiana, si potranno conoscere i primi #EUClimatePact Ambassadors, si assisterà ad un dibattito sui prossimi impegni del Patto climatico e all’intervento di Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo della Commissione europea, responsabile del Green Deal, con la possibilità di porre domande tramite Sli.do.
L'evento sarà completamente virtuale e in inglese, ma potrà essere visualizzato anche in diverse lingue dell'Unione Europea. Per registrarsi all’evento, cliccare qui. Per informazioni:
https://bit.ly/33ZseD4
https://scic.ec.europa.eu/ew/register/dgscic/ECPL_20/e/lk/g/19270/k/
https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/european-green-deal_it