Le coste sulcitane vicine a Carbonia offrono molti tratti di mare con grandi e piccoli arenili, dove si può trovare rifugio dalla calura dell'entroterra durante la stagione estiva, ma anche fare lunghe passeggiate immersi nel naturale ambiente selvaggio che caratterizza il periodo più freddo.
A nord del territorio di Carbonia è straordinariamente bella la zona di Porto Paglia: questa risulta essere la naturale prosecuzione verso sud della spiaggia di Funtanamare, andando così a formare un lunghissimo e profondo litorale sabbioso e poco frastagliato, con uno sviluppo lineare maggiore di 4 km. Sull'estremità meridionale, dalla antica tonnara settecentesca posta a 30 mt. di quota, si può osservare un panorama che spazia su tutte le zone limitrofe, individuando la splendida duna di Is Arenas nel retrospiaggia di Plag'e Mesu.
Presso Calasetta, nell'Isola di S.Antioco, tra le altre, la Spiaggia Grande è protetta alle spalle da un fitto bosco di ginepri che vegetano sulle dune per buona parte del suo sviluppo fino quasi all'estremità meridionale. Qui si trova una vecchia tonnara che si erge sopra le rocce trachitiche dal particolare colore rosso, in cui sono riconoscibili delle colate laviche fossili che includono dei blocchi rotondeggianti, le cosiddette "bombe".
Proseguendo lungo la costa, verso sud, il paesaggio cambia repentinamente, presentando dei profili a strapiombo che culminano nello straordinario spettacolo che è possibile osservare dal "Nido dei passeri", col suo pilastro isolato e modellato dalla possente azione erosiva del mare.
A sud dell'abitato di Carbonia, la spiaggia di Porto Pino si estende individuando una lunga linea di sabbia finissima a forma di mezzaluna alle cui spalle si sviluppa un canale-darsena che mette in comunicazione il mare con gli stagni retrostanti. Il paesaggio dominante nella zona è quello del bosco, fitto e rigoglioso, caratterizzato dal Pino d'Aleppo per quanto riguarda le specie ad alto fusto, e da ginepro, lentischio, cisto e rosmarino per il sottobosco. Nella parte meridionale dell'arenile, popolate da splendidi ginepri secolari, si stagliano imponenti delle bianchissime dune alte anche 15 metri, che delimitano le aree umide più interne a regime palustre di cui beneficiano fenicotteri, avocette, folaghe, cavalieri d'Italia, aironi, ed altre splendide specie ornitologiche.
Al largo della costa, poste a sud dei litorali sulcitani, si possono ammirare le Isole della Vacca (con lo scoglio del Vitello) e del Toro distanti rispettivamente 5 e 12 km circa dalla terraferma. Si tratta di due selvaggi isolotti di origine vulcanica che hanno conservato la loro originaria natura a causa della loro distanza e del loro non facile accesso da parte dei diportisti. Proprio per la loro posizione geografica sono di vitale importanza per la fauna avicola, con molte specie di uccelli stanziali (falcone pellegrino, falco della regina) e di passo (storni, tordi, tortore, quaglie, rigogoli, ecc.).