Il numero di coloro che lavorano da casa è
aumentato notevolmente a causa della diffusione
della pandemia di COVID-19. Questi lavoratori
necessitano di maggiore protezione, afferma
l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO)
in un nuovo rapport
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https://www.ilo.org/global/publications/books/WCMS_765806/lang--it/index.htm>Working
from home. From invisibility to decent
work<
https://www.ilo.org/global/publications/books/WCMS_765806/lang--it/index.htm>
, (“Lavorare da casa. Dall’invisibilità al lavoro
dignitoso”) che evidenzia che coloro che lavorano
da casa non hanno lo stesso livello di protezione
sociale degli altri lavoratori.
La crescita del lavoro da casa è destinata a
continuare nei prossimi anni, evidenzia il
rapporto, rendendo ancora più urgente la
necessità di affrontare i problemi che coloro che
lavorano da casa e i loro datori di lavoro devono affrontare.
Spesso il lavoro da casa è scarsamente
regolamentato e il rispetto delle leggi vigenti
continua a rappresentare una sfida. In molti
casi, i lavoratori che lavorano da casa sono
classificati come lavoratori autonomi e quindi
esclusi dall’ambito di applicazione della legislazione sul lavoro.
Il rapporto contiene raccomandazioni concrete per
rendere il lavoro da casa più visibile e quindi maggiormente tutelato.
Per ulteriori informazioni:
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https://www.onuitalia.it/piu-tutele-per-chi-lavora-da-casa/