Una recente indagine condotta in Italia da IPSOS per Save the Children dal titolo “I giovani ai tempi del Coronavirus" analizza opinioni, stati d’animo e aspettative di studenti tra i 14 e i 18 anni. Quello che ne emerge è un quadro critico degli studenti delle scuole superiori: un campanello d’allarme sul rischio dispersione scolastica.
Si stima infatti che circa 34mila studenti delle scuole superiori, a causa delle assenze prolungate, rischiano di alimentare il fenomeno dell’abbandono scolastico. Con l’impoverimento delle famiglie per molti lasciare la scuola significa divenire facile preda di sfruttamento lavorativo.
Il 28% degli intervistati afferma che dal lockdown della scorsa primavera c’è almeno un proprio compagno di classe che ha smesso completamente di frequentare le lezioni. Il 7% afferma che i compagni di scuola “dispersi” sono tre o più di tre.
Il 35% ritiene che la propria preparazione scolastica sia peggiorata.
Per il 38% degli adolescenti la didattica a distanza è un’esperienza negativa. In generale la principale difficoltà è rappresentata dalla fatica a concentrarsi per seguire le lezioni online e dai problemi tecnici dovuti alla connessione internet/copertura di rete propria o dei docenti. Guardando alle dotazioni dei ragazzi, quasi il 18% dichiara di aver a disposizione un dispositivo condiviso con altri e l’8% si trova a frequentare le lezioni in una stanza con altre persone.
Per informazioni:
http://bit.ly/3j3NLRf
https://s3.savethechildren.it/public/files/uploads/pubblicazioni/i-giovani-ai-tempi-del-coronavirus.pdf