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Martedì, 12 Febbraio 2019 11:54

L'insediamento di Monte Sirai - La Storia

Prima dei fenici

Monte Sirai è abitata almeno dal IV millennio a.C.: vari nuclei di tombe a domus de janas si trovano lungo il costone occidentale e nell’area della necropoli punica; un villaggio del periodo Eneolitico è inoltre visibile nei pressi dell’ex biglietteria.
Una serie di nuraghi monotorre sono disposti lungo i fianchi dell’altopiano; una torre nuragica, infine, fu incorporata nel primo tempio fenicio di Monte Sirai.

Monte Sirai fenicia e punica

Anche i fenici scelsero Monte Sirai per motivi strategici: dominava infatti il passo compreso fra il tronco meridionale e quello settentrionale della Via Sulcitana (da Sulky a Karali) ed anche l’accesso ai sentieri che conducevano ai giacimenti minerari attraverso il Flumentepido. 
Fondato verso la metà dell’VIII sec. a. C., l’insediamento cresce nell’ultimo quarto del secolo successivo. Nel 520 a. C. circa viene distrutta dai Cartaginesi e poi ricostruita, con una struttura ancora sconosciuta, nel corso del V secolo. Fu rifortificata intorno al 360 a. C. e dotata di un importante santuario, il tofet. L’ultima pianificazione urbanistica fu realizzata qualche tempo prima della prima guerra punica (264-241 a. C.), insieme alla ristrutturazione del tofet. Durante i primi secoli della dominazione romana della Sardegna, avvenuta a partire dal 238 a.C., Monte Sirai rimane un centro punico. I nuovi centri romani, infatti, si trovano a valle, intorno al pianoro e nell’area dell’attuale città di Carbonia: lo testimoniano almeno due ville e numerose aree funerarie.

Martedì, 12 Febbraio 2019 11:51

Itinerari, Didattica, Animazione, Appuntamenti

Oltre alle visite guidate, fruibili anche in lingua francese e inglese, per singoli o per gruppi, il Parco di Monte Sirai offre inoltre:

Archeo-trekking   
un percorso trekking alla portata di tutti sull’Antica Via Sulcitana (il tratto da Monte Sirai al Nuraghe Sirai), fra gli antichi solchi dei carri e la macchia mediterranea. 

Itinerari archeologico-naturalistici
Alla scoperta della vegetazione, attuale ed antica, attraverso i luoghi e le strade degli antichi.

Visite nel passato
  
In particolari occasioni o con adeguata prenotazione è possibile fare un altro tipo di visita a Monte Sirai: le case e le botteghe puniche prendono vita grazie alle figure umane: veri scalpellini, muratori e vasai, con abiti e strumenti dell’epoca, mostrano il loro lavoro ai visitatori.

LABORATORI DIDATTICI per gruppi e scolaresche

ARISHAT RACCONTA... : Arishat è una giovane donna nata e vissuta sul monte sirai, conosce tutti i segreti della vita degli abitanti del luogo ed è lei a guidare i visitatori alla scoperta del sito

DETECTIVE MONTE SIRAI: Aiutagli archeologi a trovare i reperti trafugati!

Per informazioni e prenotazioni

PARCO ARCHEOLOGICO DI MONTE SIRAI
Carbonia - Strada Statale 126 Km 17 - localit Sirai
Cell. 3457559751 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Tel. Museo Archeologico 0781/1867304

Martedì, 12 Febbraio 2019 11:49

I servizi del Parco di Monte Sirai

PARCO ARCHEOLOGICO DI MONTE SIRAI
Carbonia
Strada Statale 126 Sulcitana  Km 17 – località Sirai

Biglietteria e Bookshop
Cell. 3457559751
Gestione: Soc. Coop. Sistema Museo

Visite guidate, Itinerari, didattica e animazione
Cell. 3457559751
Museo Archeologico: tel. 0781/1867304
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Iniziative ed appuntamenti
Museo Archeologico: tel. 0781.1867304

Per informazioni e prenotazioni
Cell. 3457559751
Tel. Museo archeologico 0781/1867304 ; e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Martedì, 12 Febbraio 2019 11:43

La visita al Parco di Monte Sirai

1) L’abitato

Il percorso consigliato inizia dall’ abitato alto, situato su un’area naturalmente difesa da pareti rocciose a strapiombo su due lati. L’impianto oggi visibile fu realizzato poco prima della prima guerra punica (264-241 a.C.). Dall’esterno si incontra subito la porta Nord, aperta sulle fortificazioni frontali. Lo spazio interno, che segue la morfologia dell’altura, è suddiviso in quattro quartieri paralleli: i due interni sono costituiti da due schiere opposte di case, gli altri due sono costruiti a ridosso del perimetro dell’altopiano. 
Fra le abitazioni, la tipologia prevalente è quella a vani affiancati; una in particolare, messa in luce dagli scavi degli anni novanta, è conosciuta come casa “del lucernario di talco” e fu costruita alla fine VII sec. a.C. 
Le case a corte sono invece una categoria minoritaria (solo 7) e denotano una possibile stratificazione sociale, con un gruppo di famiglie dominanti. Una di esse, la “casa Fantar”, è stata oggetto di scavi ai primordi delle ricerche su Monte Sirai. 
L’unico spazio comunitario è una piccola piazza situata alle spalle della porta Nord, dominata dal tempio di Ashtart, cuore dell’abitato e centro del potere; si tratta di un edificio costruito su una bassa terrazza accessibile tramite due scalini. Ad esso si collegano una costruzione turriforme, destinata forse alla conservazione delle risorse, ed un piccolo quartiere artigianale. 

2) Le necropoli

La necropoli fenicia
E’ un’ampia area di tombe a fossa scavate nella roccia tufacea o nella terra; le sepolture prevedevano in prevalenza il rito dell’incinerazione e la copertura di lastre di pietra , visibile anche oggi grazie a recenti restauri.

La necropoli punica
Delle aree funerarie di età punica si possono visitare: 
- la necropoli ipogeica, di particolare richiamo per le tombe collettive sotterranee, dotate di sarcofagi e motivi sacri scolpiti su pilastri e pareti, come il simbolo di Tinnìt, (tomba n. 5) o le maschere apotropaiche, magiche e religiose.
- l’adiacente necropoli infantile, caratterizzata da sepolture in anfora.
- l’area funeraria, scoperta di recente presso l’attuale parcheggio, composta di tombe singole, realizzate in fosse coperte da lastre e destinate forse a individui meno abbienti.

3) Il tofet

Il tofet, santuario dei bambini morti prima di essere integrati nella comunità dei vivi, fu fondato intorno al 360 a. C. su una collina a Nord Ovest della valle delle necropoli. Del santuario è visibile uno spazio aperto, di circa 600 mq., dedicato alla deposizione delle urne cinerarie , e delle stele votive, ed una terrazza elevata di roccia naturale dove fu eretto un piccolo tempio.

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IL NURAGHE SIRAI DI CARBONIA 

Dopo 15 anni di indagini archeologiche presso il Nuraghe Sirai, il sito che si intende consegnare ai visitatori entro il 2015 è di eccezionale richiamo e di pari interesse scientifico. Gli scavi hanno interessato finora la fortezza fondata ai piedi del Nuraghe alla fine del VII secolo a.C.: estesa circa un ettaro e mezzo, essa appartiene ad una inedita tipologia insediativa, ed è funzionale alla protezione delle attività produttive, delle risorse e dei prodotti. La sua eccezionalità è data dalla scoperta di attività specializzate e di gran pregio, come la produzione del vetro, (il primo e più antico ritrovamento del genere della Sardegna), ma anche di metalli e della ceramica; l’altro esclusivo risultato delle indagini e degli studi è la dimostrazione scientifica dell’esistenza di una comunità integrata di Nuragici e Fenici nella Sardegna Sud-Occidentale nel periodo più tardo della civiltà nuragica e al culmine della presenza fenicia in Sardegna. La commistione delle due culture appare subito evidente nelle architetture e nelle planimetrie di edifici e di isolati, concepiti in una comune organizzazione dell’insediamento, come anche nelle forme e nei dati quantitativi delle ceramiche d’uso; anche le analisi di laboratorio condotte su queste ultime, infine, confermano la formazione di una nuova tradizione ibrida, che si impone al di là di quella nuragica e di quella fenicia.
L’unicità dell’insediamento, riconosciuta nel 2012 dall’Accademia Nazionale dei Lincei, che gli ha riservato una presentazione a cura del Socio Prof. Mario Torelli, ha motivato il Comune di Carbonia, concessionario dello scavo attraverso il Museo Archeologico Villa Sulcis, ad intraprendere, grazie agli investimenti della Provincia di CI e dell’ATI Ifras s.p.a., l’estensione delle ricerche al vero e proprio Nuraghe, dal quale ci si aspetta di chiarire, finalmente, il ruolo dei nuraghi nel territorio, le forme della cultura nuragica dell’età del Bronzo e le sue trasformazioni nell’età del Ferro.


After 15 years of research at Carbonia’s Nuraghe Sirai, we are going to offer to visitors within 2015 an exceptional site for a scientific interest and for its appeal too. 
Excavations have until now brought to light the fortress (ca. 625-550 BC) founded near the Nuraghe in the last quarter of the seventh century B.C.; they have revealed a unique settlement typology, that is an 1,5 ha wide fortified settlement, built in order to protect craftsmen production activities, resources and produce.
The most important records are: the finding of highly specialized raw materials processing activities, as glass production, which is without parallel in Nuragic and Phoenician Sardinia, and also metal and pottery working; utmost important is the evidence of an integrated community of Phoenician and Nuragic people in SW Sardinia that has been finally demonstrated: an integration process is evident in the common settlement planning, with new and hybrid architectural building, in qualitative and quantitative data in material culture and also in the archaeometrical data about a new hybrid tradition in pottery production, which is beyond both Nuragic and Phoenician traditions.
The uniqueness of the site has recently (2012) been acknowledged by the “Accademia Nazionale dei Lincei”, with an introduction by Professor Mario Torelli. 
The Municipality of Carbonia, which is the concessionaire of the archaeological research is now undertaking a new challenge: the excavations of the proper Nuraghe, thanks to the partnership of the “Provincia di Carbonia –Iglesias” Institution and the “ATI Ifras s.p.a.” Company: we expect to discover the real function of Nuraghi, the sets of cultural patterns in the Bronze Age and their developments in the Iron Age. 

Carla Perra
Direttore dello scavo del Nuraghe Sirai e del Sistema Museale Cittadino-settore Archeologia

1413367636474 13 foto nuraghe luglio 14

1523289571798 14 consulta handicapLe associazioni aderenti alla Consulta handicap del Comune di Carbonia sono convocate per un'assemblea straordinaria che si terrà giovedì 12 Aprile alle ore 18 nella sala riunioni della Torre Civica di piazza Roma. L'ordine del giorno della seduta verterà sui seguenti punti:

  1. Leggi di Settore (legge n. 20 e legge n. 162);
  2. Varie ed eventuali.

"La Consulta handicap del Comune di Carbonia sta svolgendo un lavoro encomiabile per tutelare le persone con disabilità. Dal settembre scorso sono stati organizzati diversi incontri per dare concretezza a un organo consultivo e autonomo che ha rappresentato una vera novità nello scenario comunale, facendo compiere alla città di Carbonia un importante passo avanti nel campo dell'inclusione sociale", ha affermato l'assessore ai Servizi sociali Loredana La Barbera. Il nuovo organo si avvia a compiere il primo anno di vita: la sua nascita è stata sancita dall'approvazione della deliberazione n. 26 del Consiglio Comunale del 27 aprile 2017, in seguito a un lungo lavoro di interlocuzioni portate avanti dalla IV Commissione Consiliare Permanente (Servizi sociali, Pubblica istruzione, Politiche della Casa, Patrimonio). La prima riunione ufficiale si è svolta il 14 settembre scorso, con la partecipazione di 16 componenti tra associazioni, cittadini e famiglie con persone disabili. La Consulta costituisce un momento di ascolto, partecipazione e condivisione, finalizzato a promuovere azioni in grado di rimuovere ogni ostacolo alla partecipazione dei cittadini disabili alla vita sociale.

Il Comune di Carbonia
Carbonia, 9 Aprile 2018

1507704779468 17 assessore ai servizi sociali loredana la barbera

Martedì, 12 Febbraio 2019 11:36

Il Nuraghe Sirai

Il Nuraghe Sirai, raggiungibile dalla SS126, a circa due chilometri dalla città di Carbonia, è un sito archeologico unico, in corso di scavo da parte del Comune.
Si tratta infatti di un tipo di insediamento inedito, in cui un il vero e proprio Nuraghe, quadrilobato, è stato circondato nel periodo fenicio (fine VII secolo a.C. ) da una possente fortezza. 

L’insediamento fortificato dell’età del Ferro è esteso circa un ettaro ed è circondato da terrapieni, composti di vani ciechi adiacenti, riempiti di terra e pietre; l’elevato era in mattoni crudi, come testimonia la forma della collina, i cui fianchi si sono formati con il dilavamento degli alzati in argilla della fortezza. 

Nel Settore nord-occidentale, fra i terrapieni fortificati, si osserva una porta pedonale, orientata a Nord, che attraverso due vani successivi conduce alla strada interna. Nella stessa area si è messa in evidenza una parte significativa dell’interno della fortezza. In particolare, è visibile parte di un quartiere anulare (isolato α), costruito a ridosso della preesistente muraglia nuragica, una strada, anch’essa di probabile andamento anulare, un isolato interno connesso all’impianto della porta (isolato β) ed un isolato composto da una costruzione ellittica di grandi dimensioni legata ad altre costruzioni di impianto circolare o ellittico (isolato γ); nello stesso settore si individuano una costruzione semicircolare con ampio cortile (isolato δ) e altre costruzioni dalla planimetria complessa. 
Gli isolati, sia quelli di impostazione rettilinea e tecniche edilizie di tradizione fenicia, sia quelli di chiara impostazione nuragica sono integrate in un piano apparentemente unitario, nel tessuto complessivo dell’insediamento.

Una delle costruzioni che sembra rivestire un ruolo importante, alle spalle della porta, è la capanna 2, una grande costruzione ellittica realizzata su un preesistente edificio nuragico di pianta circolare; sulla base degli arredi – tra cui un bacino per l’acqua – e dei ritrovamenti, si può pensare ad una destinazione sacra
I materiali rinvenuti negli scavi sono allestiti nelle esposizioni del Museo Archeologico Villa Sulcis, in città. I risultati degli scavi in corso

Martedì, 12 Febbraio 2019 11:31

L'insediamento di Monte Sirai - La Storia

Prima dei fenici

Monte Sirai è abitata almeno dal IV millennio a.C.: vari nuclei di tombe a domus de janas si trovano lungo il costone occidentale e nell’area della necropoli punica; un villaggio del periodo Eneolitico è inoltre visibile nei pressi dell’ex biglietteria.
Una serie di nuraghi monotorre sono disposti lungo i fianchi dell’altopiano; una torre nuragica, infine, fu incorporata nel primo tempio fenicio di Monte Sirai.

Monte Sirai fenicia e punica
Anche i fenici scelsero Monte Sirai per motivi strategici: dominava infatti il passo compreso fra il tronco meridionale e quello settentrionale della Via Sulcitana (da Sulky a Karali) ed anche l’accesso ai sentieri che conducevano ai giacimenti minerari attraverso il Flumentepido. 
Fondato verso la metà dell’VIII sec. a. C., l’insediamento cresce nell’ultimo quarto del secolo successivo. Nel 520 a. C. circa viene distrutta dai Cartaginesi e poi ricostruita, con una struttura ancora sconosciuta, nel corso del V secolo. Fu rifortificata intorno al 360 a. C. e dotata di un importante santuario, il tofet. L’ultima pianificazione urbanistica fu realizzata qualche tempo prima della prima guerra punica (264-241 a. C.), insieme alla ristrutturazione del tofet. Durante i primi secoli della dominazione romana della Sardegna, avvenuta a partire dal 238 a.C., Monte Sirai rimane un centro punico. I nuovi centri romani, infatti, si trovano a valle, intorno al pianoro e nell’area dell’attuale città di Carbonia: lo testimoniano almeno due ville e numerose aree funerarie.

Martedì, 12 Febbraio 2019 11:20

Il Parco Archeologico di Monte Sirai

Inaugurato nel 2001, il Parco comprende l’insediamento fenicio e punico di Monte Sirai ed il Nuraghe Sirai.
Sul pianoro di Monte Sirai, che domina ad Ovest le coste sulcitane e l’arcipelago di Sant’Antioco e San Pietro, ad est la vallata che conduce al Campidano, è possibile visitare, caso unico in Sardegna, un insediamento prima fenicio e poi punico nella sua interezza, perché privo di costruzioni o ristrutturazioni di altre fasi storiche posteriori. La visita all’abitato alto, alle necropoli, al santuario tofet, è una piacevole passeggiata sull’altopiano; per ogni curiosità e necessità il Parco garantisce tutti i servizi attraverso un complesso di edifici che comprende , un fornito bookshop, una sala mostre e convegni con vista sul magnifico paesaggio. Nel parco è possibile prendere parte ad itinerari di archeo-trekking, ad attività didattiche e di animazione, come le visite nel passato.

La storia di Monte Sirai

La visita a Monte Sirai

PARCO ARCHEOLOGICO DI MONTE SIRAI
Strada Statale 126 Sulcitana, Km 17 – località Sirai
09013 Carbonia (SU)

Informazioni e prenotazioni
Tel. 0781 1888256
Cell. 3457559751
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito web www.carboniamusei.it
Social @carboniamusei

Orari
Gli orari di apertura potrebbero subire variazioni. Si consiglia di chiamare o consultare il sito web prima della visita

 

Ugo Virdis - Soprintendenza Archeologica per le Provincie di Cagliari ed Oristano è l'autore delle fotografie: L'abitato ed il castello nuragico, tempio di Astart, ricostruzione 3D, Necropoli Ipogeica, Simbolo di Tinnit, Urna cineraria con coperchio.

VISUALIZZA IL VIRTUAL TOUR


7038 7058 7062 7046
Centro Città Parco Rosmarino Museo Archeologico Villa Sulcis Parco Archeologico Monte Sirai
7050 7054 7034 7042
Nuraghe Sirai Parco Archeologico Cannas di sotto Centro Italiano Cultura del Carbone Museo Paleontologico


Su concessione del Ministero per i Beni e Attività culturali - Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Cagliari e Oristano

Martedì, 12 Febbraio 2019 11:08

Le Sale, i Temi, i Percorsi

L’esposizione è incentrata non sui periodi storici ma sui temi significativi delle antiche culture. I percorsi diventano così tanti quanti saranno i visitatori; un flusso cronologico generale è tuttavia suggerito da un nastro colorato, aderente alle pareti delle sale, che indica il periodo di riferimento (preistoricoprotostoricofenicio o punicoromano o tardoromano) e si dispiega in un percorso circolare che include le tre sale.

SALA 1

La prima sala, la Sala del Territorio riguarda l’intero comprensorio. Seguendo la parete destra si visitano i temi che raccontano la preistoria e la protostoria: la nascita dell’agricoltura, la nascita dei villaggi, il culto delle divinità e le città dei morti nel Neolitico, attraverso i materiali dei siti di Su CarroppuMonte CrobuCannas di Sotto (6000-2800 a.C. ca); i contatti con le altre cultureeuropee, la lavorazione dei primi metalli nel periodo Eneolitico (Necropoli di Locci Santus, Grotta Acai, 2800-2200 a.C. ca); il culto nelle grotte, la vita quotidiana delle comunità nuragiche, lo sfruttamento delle miniere nell’Età del Bronzo (Grotta della Campana, Su Fussu Tundu di Santadi, 2200/1800-900 a.C. ca); i cambiamenti dell’Età del Ferro con i contatti con i Greci, gli Etruschi e soprattutto i Fenici (Nuraghe Sirai, 900-550 a.C. ca)
Nella rampa successiva i siti diventano paesaggi archeologici: le colline delle Domus de Janas, le grotte abitate e frequentate come templi. Si arriva poi al cuore del Sulcis fenicio (seconda rampa), attraverso le vedute della antica Via Sulcitana, che collegava Cagliari a Sant’Antioco.

SALA 2

La seconda sala è dedicata al Sulcis fenicio, illustrato dai materiali di Sulky-Sant’Antioco, il centro dominante, e il centro costiero di Bitia.
Entrando ancora di più nello specifico si giunge alla sala di Monte Sirai. 

SALA 3 E RITORNO

La vita del centro fenicio e punico di Monte Sirai (dal 750 al 100 a.C. ca) è ancora descritta attraverso i temi (il tempio e le divinità, l’architettura e le attività domestiche, le sepolture e i riti funerari), ma soprattutto attraverso gli spaccati della vita quotidiana, con la ricostruzione di una cucina punica, di sepolture di età fenicia, dello spaccato di una tomba a camera punica, della parete esterna di una casa.
Seguendo poi il percorso circolare, sul lato sinistro, si giunge ai periodi successivi. Così nella sala 2 gli ultimi periodi di Monte Sirai si leggono nella ricostruzione di un settore della collina del santuario tofet. 
Percorrendo poi le rampe a ritroso si ritrova il paesaggio in età fenicia e punica(rampa 1) e romana (rampa 2) con le vedute di una villa, del lastricato di una strada romana di Carbonia e del tempio “regionale” di Antas. 
La parete destra della sala 1, infine, descrive il territorio in età romana (238 a.C. - 500 d.C. ca), con la diffusione del culto di Demetra, la monetazione, la nuova rete di strade con i miliari della via Sulcitana e le evidenze di Carbonia romana; infine il territorio sommerso, con gli antichi approdi e i relittiricostruibili con i materiali provenienti da Cala Piombo.

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