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Dizionario del cittadino - lettera C

C

Canone: è la somma di denaro che si deve pagare periodicamente per l’uso di un bene. Sono esempi di canone:

  1. il canone di affitto, previsto dall’articolo 1639 del codice civile;

  2. il canone, previsto dall’articolo 960 del codice civile, che l’enfiteuta (cioè colui che riceve in concessione un fondo, ossia un terreno) deve pagare al proprietario del terreno;

  3. il canone, previsto dall’articolo 2774 del codice civile, che i concessionari di acque pubbliche o di acque derivate da canali demaniali devono pagare allo Stato;

  4. il canone televisivo.

Canone di occupazione permanente del suolo pubblico: secondo quanto disposto dall’articolo 38 del Decreto Legislativo n. 507 del 15.11.1993, sono soggette alla tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, ad esempio le occupazioni di qualsiasi natura effettuate nelle strade, nei corsi, nelle piazze e, comunque, sui beni appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile dei comuni.

Secondo quanto disposto dal successivo articolo 42, comma 1, lettera a), sono permanenti le occupazioni stabili (con o senza manufatti o impianti), effettuate in seguito al rilascio di un atto di concessione, aventi, comunque, una durata non inferiore all’anno.

Secondo quanto disposto, invece, dall’articolo 63, comma 1, del Decreto Legislativo n. 446 del 15.12.1997, i Comuni possono escludere l’applicazione, nel proprio territorio, della suddetta tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, prevedendo che l’occupazione, sia permanente che temporanea, di strade, aree e relativi spazi soprastanti e sottostanti appartenenti al proprio demanio o patrimonio indisponibile, comprese le aree destinate a mercati anche attrezzati, sia assoggettata, in sostituzione della tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, al pagamento di un canone da parte del titolare della concessione, determinato nello stesso atto di concessione in base a tariffa. Il pagamento del canone può essere anche previsto per l’occupazione di aree private soggette a servitù di pubblico passaggio costituita secondo la legge.

Il Regolamento comunale per l’applicazione del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP) è consultabile nel sito www.comune.carbonia.ci.it, nella sezione Statuto e Regolamenti.

Canone di occupazione temporanea del suolo pubblico: secondo quanto disposto dall’articolo 38 del Decreto Legislativo n. 507 del 15.11.1993, sono soggette alla tassa per l’occupazione di spazi e areepubbliche, ad esempio le occupazioni di qualsiasi natura effettuate nelle strade, nei corsi, nelle piazze e, comunque, sui beni appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile dei comuni.

Secondo quanto disposto dal successivo articolo 42, comma 1, lettera b), sono temporanee le occupazioni di durata inferiore all’anno.

Secondo quanto disposto, invece, dall’articolo 63, comma 1, del Decreto Legislativo n. 446 del 15.12.1997, i Comuni possono escludere l’applicazione, nel proprio territorio, della suddetta tassa per l’occupazione dispazi e aree pubbliche, prevedendo che l’occupazione, sia permanente che temporanea, di strade, aree e relativi spazi soprastanti e sottostanti appartenenti al proprio demanio o patrimonio indisponibile, comprese le aree destinate a mercati anche attrezzati, sia assoggettata, in sostituzione della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, al pagamento di un canone da parte del titolare della concessione, determinato nello stesso atto di concessione in base a tariffa. Il pagamento del canone può essere anche previsto per l’occupazione di aree private soggette a servitù di pubblico passaggio costituita secondo la legge.

Il Regolamento comunale per l’applicazione del canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (COSAP) è consultabile nel sito www.comune.carbonia.ci.it, nella sezione Statuto e Regolamenti.

Carta dei servizi pubblici: è il documento con cui la Pubblica Amministrazione informa i propri utenti dei servizi offerti, impegnandosi a rispettare determinati standard qualitativi e quantitativi, con l’intento di monitorare e migliorare le modalità di fornitura e somministrazione dei servizi stessi. Indica i tempi, le modalità e le strutture con cui il servizio viene attuato, i diritti dei cittadini - utenti riguardo alla fruizione dei servizi e gli obiettivi che si vogliono raggiungere.

La Carta dei servizi pubblici: è uno degli strumenti fondamentali con cui si attua il principio di trasparenza, attraverso la esplicita dichiarazione dei diritti e dei doveri sia del personale, sia degli utenti.

Questa materia è regolata dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27.01.1994, che ha fissato i principi ai quali deve essere progressivamente uniformata l’erogazione dei servizi pubblici, erogati direttamente dalle Pubbliche Amministrazioni o svolti in regime di concessione, a tutela dei cittadini che ne possono beneficiare e nel rispetto delle esigenze di efficienza e imparzialità cui l’erogazione deve uniformarsi.

L’articolo 54 ter, comma 1, lettera a), della Finanziaria 2008 (recante norme per la tutela degli utenti dei servizi pubblici locali), ha previsto l’obbligo per l’ente locale, gestore di un servizio, di emanare una ”Carta della qualità dei servizi”.

Carta di identità: è il documento di riconoscimento di ciascun cittadino. Può essere richiesta presso lo sportello Anagrafe del Front Office del Comune di Carbonia, in Piazza Roma, sotto il portico.

Cartella: in ambito informatico, è un raccoglitore virtuale. I file presenti in ciascun computer possono essere raggruppati e raccolti in cartelle, secondo il criterio logico preferito.

Catalogo: è un allegato al Piano di Riqualificazione e Recupero del Comune di Carbonia ed è uno degli strumenti fondamentali per la sua attuazione. Contiene l’insieme delle testimonianze architettoniche della città e dei nuclei di fondazione. Al suo interno gli edifici sono definiti come “monumenti urbani” (ad esempio gli alberghi operai) ed “edifici testimone” (edifici originali privi di modifiche), a seconda che appartengano alla categoria delle attrezzature pubbliche o a quella delle tipologie residenziali.

Catasto: è costituito dall’insieme dei documenti, mappe ed atti, che elencano e descrivono i beni immobili che si trovano in un determinato Comune, con l’indicazione del luogo, del confine, del nome dei proprietari e delle rendite catastali.

È gestito dall’Agenzia del territorio e dai Comuni che hanno scelto di esercitare le funzioni catastali ad essi attribuite da apposite convenzioni.

Categoria protetta: è l’insieme delle persone diversamente abili (lo sono, ad esempio, i non vedenti) o delle persone alle quali la legge riconosce una condizione di svantaggio (è riconosciuta, ad esempio, agli orfani del lavoro o di guerra). In particolare, sono categorie protette disciplinate dalla Legge n. 68 del 12.03.1999 (sulle norme per il diritto al lavoro dei disabili), gli invalidi civili, gli invalidi del lavoro, i non vedenti, i sordomuti, gli invalidi di guerra e gli invalidi per servizio. Tale legge obbliga i datori di lavoro pubblici e privati ad assumere nel proprio organico una determinata quota di lavoratori iscritti alle categorie protette. L’accertamento delle condizioni di disabilità e dei requisiti per l’iscrizione alle categorie protette è effettuato da apposite commissioni. Costituiscono, inoltre, categorie protette ad esempio i superstiti e gli orfani delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, e i profughi.

CEE: è la Comunità economica europea, istituita con il Trattato di Roma il 25.03.1957, entrato in vigore il 1° gennaio 1958. Successivamente ha cambiato denominazione ed è divenuta CE (Comunità europea), secondo quanto stabilito dal Trattato sull’Unione Europea (firmato a Maastricht il 7.02.1992 ed entrato in vigore il 1° novembre 1993), che ha istituito, appunto, l’Unione Europea (UE).

La CE (Comunità europea) è il primo dei tre pilastri sui quali si basa la UE (Unione europea). Gli altri due pilastri sono la CECA (Comunità europea del carbone e dell’acciaio) e l’EURATOM (Comunità europea dell’energia atomica).

Quando, invece, tutti e 27 gli Stati membri ratificheranno il Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa (firmato a Roma il 29.10.2004), ed entrerà quindi in vigore la Costituzione per l’Europa, ci sarà una nuova definizione dell’Unione europea, che sostituirà le attuali “Comunità europea” e “Unione europea”.

Certificato: il certificato amministrativo è il documento rilasciato in forma scritta dalla Pubblica Amministrazione, con cui la stessa dichiara di conoscere determinati stati, qualità personali e fatti contenuti in albi, elenchi o registri pubblici o comunque accertati da soggetti titolari di funzioni pubbliche (per esempio, la Pubblica Amministrazione può certificare che una persona è nata, che è in vita, che abita in un certo luogo, che è sposata, che ha dei figli o che è morta).

Secondo l’articolo 1, comma 1, lettera f), del Decreto del Presidente della Repubblica (D.P.R.) n. 445 del 28.12.2000, che contiene la definizione di certificato amministrativo, esso svolge funzione di ricognizione, riproduzione o partecipazione a terzi degli stati, qualità personali o fatti, sopra descritti.

Tale decreto stabilisce, inoltre, i casi in cui i privati possono presentare, al posto del certificato, una dichiarazione sostitutiva di certificazione o una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (vedi le spiegazioni di questi termini).

Chat: è un servizio che permette di scambiarsi in diretta messaggi di testo, scritti con la tastiera del computer, attraverso internet. Più persone lontane, attraverso un computer connesso ad internet, si collegano così ad uno stesso sito e discutono tra loro in tempo reale.

Cinque per mille (5x1000): è la quota della propria imposta Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche) che ogni cittadino (contribuente) può destinare a sostegno del proprio Comune di residenza o di enti che svolgono attività socialmente rilevanti (ad esempio associazioni di volontariato, ricerca scientifica, sanitaria o universitaria), semplicemente indicando, nella propria dichiarazione dei redditi, il codice fiscale dell’ente prescelto (per il Comune di residenza non è necessario indicarlo).

Non comporta alcun costo aggiuntivo per il cittadino, in quanto all’ente prescelto viene destinata direttamente una quota dell’Irpef, cioè una parte di quella totale, che comunque il cittadino avrebbe dovuto pagare allo Stato.

Class action: è l’azione risarcitoria di classe che le associazioni di consumatori e utenti possono utilizzare come strumento di tutela collettiva, al fine di ottenere la cessazione del comportamento lesivo e il risarcimento dei danni subiti dai singoli consumatori e utenti, a causa di un comportamento lesivo e scorretto posto in essere da qualunque soggetto pubblico o privato che entri in contatto con gli stessi. È stata introdotta nel Codice del consumo, che è il testo di riferimento in materia di diritti dei consumatori e degli utenti di servizi pubblici o privati.

Clausole vessatorie: secondo quanto disposto dall’articolo 33 del Decreto Legislativo n. 206 del 6.09.2005 (detto Codice del consumo), sono le clausole presenti nei contratti conclusi tra il consumatore e il professionista che determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto. Si dividono in 4 gruppi: quelle che prevedono limitazioni all’obbligo di adempimento da parte del professionista, deroghe al principio di immodificabilità del contratto, deroghe ai principi sul consenso e limitazioni alle difese del consumatore o forme di autotutela del professionista.

CNCU (Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti): è l’organo statale deputato alla tutela dei consumatori istituito presso il Ministero dello sviluppo economico, che rappresenta 18 associazioni dei consumatori e degli utenti (Acu, Adiconsum, Aduc, Adusbef, Altroconsumo, Asso Consum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Centro Tutela Consumatori e Utenti di Bolzano, Cittadinanza, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori).

Co.Co.Co.: significa collaborazione coordinata e continuativa. È una forma di contratto di lavoro atipico, utilizzato dalle Pubbliche Amministrazioni. Il lavoratore svolge la sua attività prevalentemente per uno stesso datore di lavoro, con il quale però non ha vincoli di subordinazione.

Co.Co.Pro.: significa collaborazione coordinata a progetto. È una forma di contratto di lavoro atipico, utilizzato nelle aziende private. Il lavoratore svolge la sua attività prevalentemente per uno stesso datore di lavoro, con il quale però non ha vincoli di subordinazione. Il contratto si conclude con il completamento del progetto, oggetto del contratto.

Codice del consumo: è il contenuto del Decreto Legislativo n. 206 del 6.09.2005, testo di riferimento in materia di diritti dei consumatori e degli utenti di servizi pubblici o privati.

Comma: è ogni singolo capoverso di un articolo di legge, di regolamento, di contratto. Un articolo può quindi essere suddiviso in più commi, normalmente contraddistinti da un numero progressivo (1, 2, 3, ecc.).

A sua volta, ogni comma può essere suddiviso in più parti, contraddistinte da lettere dell’alfabeto (ad esempio, l’articolo 1, comma 1, lettera f), del Decreto del Presidente della Repubblica (D.P.R.) n. 445 del 28.12.2000, che contiene la definizione di certificato amministrativo.

Commissario ad acta: è un funzionario pubblico che viene nominato dal giudice amministrativo, nell’ambito del giudizio di ottemperanza, al fine di emanare i provvedimenti che l’Amministrazione, risultata perdente in un ricorso amministrativo, avrebbe dovuto emanare in conformità alla sentenza del giudice amministrativo e che, invece, non ha emanato.

Commissione europea: è l'organo che rappresenta e tutela gli interessi dell'Unione europea (UE) nel suo insieme. Può proporre atti legislativi per difendere gli interessi della UE e dei suoi cittadini nelle questioni che non possono essere gestite efficacemente a livello nazionale; stabilisce le priorità di spesa a lungo termine dell’UE; prepara un bilancio annuale da far approvare al Parlamento e al Consiglio europeo; controlla come i fondi stanziati dalla UE vengono spesi; verifica che ogni paese membro applichi il diritto della UE (es. direttive), negozia accordi internazionali per conto della UE. La designazione del Presidente e dei Commissari (uno per ogni paese della UE) è soggetta all’approvazione del Parlamento europeo.

Committente: è il soggetto appaltante, ossia colui che commissiona un lavoro, un servizio o una fornitura dietro pagamento di denaro, al soggetto appaltatore che assume l’obbligo di compiere in suo favore l’opera, il servizio o la fornitura.

Può essere una persona fisica nel caso di un lavoro privato, o una persona giuridica (ad esempio un Comune) nel caso di un appalto pubblico.

Community: nel settore delle nuove tecnologie, è un gruppo di persone che condivide uno stesso interesse. Il gruppo si conosce e continua a scambiarsi informazioni sull’argomento di interesse esclusivamente on-line, scrivendo su un forum o in chat.

Comodato gratuito: secondo quanto disposto dall’articolo 1803 del codice civile, è il contratto con il quale il proprietario consegna ad un altro soggetto gratuitamente un bene mobile o immobile per un determinato periodo di tempo. Chi utilizza un bene in comodato è obbligato a restituirlo nelle stesse condizioni nelle quali lo ha ricevuto. Il comodato può essere interrotto in qualunque momento se il legittimo proprietario lo decide.

Comune:

a) è l’ente locale che governa un territorio e una popolazione limitati, normalmente quelli di una città, di un paese o di un raggruppamento di paesi. Ha autonomia regolamentare e finanziaria. È retto da un Sindaco, eletto direttamente dai cittadini di quel territorio, dalla Giunta, nominata dal Sindaco, e dal Consiglio Comunale

b) è il territorio nel quale governano uno stesso Sindaco, una stessa Giunta e uno stesso Consiglio.

Il Comune si occupa principalmente dell’amministrazione e dell’uso dei beni del Comune, degli orari di apertura e chiusura dei negozi, della disciplina del traffico, delle fognature, della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, delle pubbliche affissioni, dell’organizzazione dei cimiteri, delle farmacie comunali, dell’igiene del suolo, dell’edilizia scolastica per le scuole elementari e medie, delle piscine e dei servizi igienici pubblici. Promuove, inoltre, attività culturali, artistiche e sportive, assicura il diritto allo studio (organizzando ad esempio mense, trasporti scolastici e corsi di istruzione per adulti), istituisce asili nido e altri istituti d’istruzione.

Comunicato stampa: è il testo, generalmente di una o due pagine, con il quale un ente comunica a giornalisti ed esperti di comunicazione le proprie iniziative e novità su servizi e prodotti. Viene di solito redatto da chi si occupa della comunicazione dell’ente e riporta tutte le informazioni utili per realizzare articoli inerenti la notizia che l’ente intende comunicare.

Viene spesso utilizzato per far pervenire ai media (organi di informazione) dichiarazioni, rettifiche e precisazioni da parte di politici ed altri soggetti della Pubblica Amministrazione.

Come un articolo di giornale, è costituito da un titolo e da una sintesi della notizia, dal testo della notizia (che deve riportare informazioni chiare e attendibili), e dai riferimenti all’emittente, cioè a chi ha scritto il comunicato e lo diffonde, per permettere a chi lo riceve di richiedere eventuali ulteriori informazioni.

Comunicazione esterna: è l’insieme di strumenti (per esempio campagne pubblicitarie e newsletter) che un’organizzazione pubblica o privata usa per comunicare informazioni ai cittadini o a utenti esterni. Obiettivo della comunicazione esterna è comunicare servizi e opportunità, illustrare le novità di riforme e norme, avviare campagne di sensibilizzazione, comunicare l’identità dell’organizzazione a chi ancora non la conosce, creare un dialogo costruttivo con i destinatari.

Comunicazione interna: è l’insieme di strumenti, per esempio circolari o house organ (pubblicazioni simili ad un magazine) che un’organizzazione pubblica o privata usa per comunicare informazioni ai componenti dell’organismo stesso.

Con la Legge n. 150 del 7.06.2000 è stata riconosciuta apertamente, per la prima volta, l’importanza della comunicazione interna nelle Pubbliche Amministrazioni (P.A.), al fine di coinvolgere maggiormente le risorse umane nel processo di gestione e cambiamento delle Pubbliche Amministrazioni. Obiettivo della comunicazione interna è, infatti, diffondere la consapevolezza dei processi dell’organizzazione e favorire la partecipazione dei dipendenti, facilitando lo scambio di informazioni e conoscenze secondo flussi orizzontali e verticali, e contribuendo alla coesione dell’apparato organizzativo. Essa permette all’organizzazione di capire ciò che accade al suo interno, di perseguire i massimi livelli di efficacia e di efficienza e di definire la propria identità. Grazie alla comunicazione interna, migliora anche la qualità dei servizi, si rafforza il senso di appartenenza dei dipendenti all’ente pubblico o privato presso il quale lavorano, si supporta il cambiamento e lo sviluppo della cultura organizzativa e si favorisce il miglioramento delle relazioni tra colleghi.

La Legge n. 150 del 7.06.2000, sulla comunicazione pubblica, prevede inoltre una più stretta integrazione tra attività di comunicazione interna e attività di comunicazione esterna, che favorisce una moltiplicazione delle occasioni di contatto bidirezionale tra Pubbliche Amministrazioni e cittadini-utenti. Infatti, in linea con il concetto di Amministrazione condivisa, il cittadino-utente non è più visto come un soggetto esterno ed estraneo all’attività organizzativa degli enti pubblici, ma come parte integrante del processo di erogazione dei servizi. Ciò in quanto si spiega in modo chiaro e completo al cittadino come funziona l’organizzazione della P.A. e cosa fanno le P.A., e si migliorano le prestazioni della P.A., raccogliendo lamentele, consigli, pareri, apprezzamenti da parte del cittadino che vengono integrati nel processo organizzativo della stessa P.A. (che in questo modo può rapidamente ed efficacemente mettere a punto, cambiare ciò che non va bene nell’erogazione di alcuni servizi).

Comunicazione istituzionale: è il sistema di comportamenti con cui un organo pubblico o un Ente (come ad esempio il Comune), nell’ambito delle proprie funzioni istituzionali, comunica informazioni sulla propria attività, in modo intenzionale e consapevole, al fine di garantire il buon funzionamento dell’istituzione stessa e di perseguire la sua missione istituzionale1. È disciplinata da normativa ordinaria (leggi ordinarie), in linea con i principi enucleati ed enunciati dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale.

Le finalità delle attività di comunicazione istituzionale sono quelle indicate dall’articolo 1, comma 5, della Legge n. 150 del 7.06.2000 (che disciplina le attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni) e cioè:

  1. illustrare e favorire la conoscenza delle disposizioni normative, al fine di facilitarne l’applicazione;

  2. illustrare le attività delle istituzioni e il loro funzionamento;

  3. favorire l’accesso ai servizi pubblici, promuovendone la conoscenza;

  4. promuovere conoscenze allargate e approfondite su temi di rilevante interesse pubblico e sociale;

  5. favorire processi interni di semplificazione delle procedure e di modernizzazione degli apparati, nonché la conoscenza dell’avvio e del percorso dei procedimenti amministrativi;

  6. promuovere l’immagine delle amministrazioni, nonché quella dell’Italia, in Europa e nel mondo, conferendo conoscenza e visibilità ad eventi d’importanza locale, regionale, nazionale e internazionale;

La comunicazione istituzionale comprende, dunque, la comunicazione interna ed esterna ed è caratterizzata da un rapporto di reciprocità e scambio tra l’Ente che invia le informazioni e il destinatario che le riceve.

I limiti, espressamente previsti, che la comunicazione istituzionale deve rispettare sono il segreto di Stato, il segreto d’ufficio, la tutela della riservatezza dei dati personali e i comportamenti richiesti dalle carte deontologiche.

Secondo quanto stabilito dall’articolo 29, comma 6, della Legge n. 81 del 1993, i Comuni non possono in modo assoluto svolgere attività di propaganda di qualsiasi genere, sebbene inerente alla loro attività istituzionale, sia nei 30 giorni precedenti, sia durante la campagna elettorale per l’elezione del Sindaco. Questo perché si presume che la dimensione del collegio elettorale implichi l’inevitabile commistione tra comunicazione istituzionale e comunicazione politica. Per lo stesso motivo, l’articolo 9 della Legge n. 28 del 22.02.2000 vieta alle Pubbliche Amministrazioni di svolgere attività di comunicazione istituzionale in periodo elettorale, proprio per evitare il rischio di un suo uso strumentale.

Concernente: che riguarda.

Concessione amministrativa: è un provvedimento amministrativo con cui la Pubblica Amministrazione attribuisce ex novo (cioè per la prima volta) a privati un potere, ad esempio:

  1. quello di esercitare pubblici servizi di linea per il trasporto di persone o di cose (previsto dall’articolo 1679 del codice civile);

  2. quello di usufruire di un bene pubblico (ad esempio di sfruttare una miniera o le acque pubbliche);

  3. quello di costruire (concessione edilizia);

  4. quello di esercitare una determinata attività, per la quale la legge limita il numero di esercenti (ad esempio di aprire una farmacia). Secondo quanto disposto dall’articolo 2084 del codice civile, la legge determina le categorie d’imprese il cui esercizio è subordinato a concessione o autorizzazione amministrativa;

  5. oppure un determinato status (ad esempio la concessione della cittadinanza).

Concessione edilizia: è il provvedimento amministrativo rilasciato dal Responsabile del Servizio che legittima le trasformazioni urbanistiche ed edilizie del territorio comunale, eseguite da Enti Pubblici o da privati, ad eccezione degli interventi soggetti ad Autorizzazione Edilizia/DIA e degli interventi finalizzati all’attività produttiva, di competenza del SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive). In Sardegna è disciplinato dalla Legge n. 380 del 2001 e dalla Legge Regionale n. 23 del 1985.

Il permesso di costruire è rilasciato al proprietario dell’immobile o a chi abbia titolo per richiederlo, in conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici. È trasferibile e non incide sulla titolarità della proprietà o di altri diritti reali relativi agli immobili realizzati per effetto del suo rilascio. È irrevocabile e, salvo alcuni casi previsti dalla normativa vigente, è onerosa (prevede un pagamento).

La domanda per il rilascio della concessione edilizia, sottoscritta dai soggetti legittimati, va presentata allo Sportello Unico Edilizia (S.U.E.), presso il Front Office del Comune di Carbonia, insieme all’attestazione del titolo di legittimazione, agli elaborati progettuali, nonché all’autocertificazione sulla conformità del progetto alle norme igienico-sanitarie, nel caso in cui il progetto riguardi interventi di edilizia residenziale e la verifica di tale conformità non comporti valutazioni tecnico-discrezionali.

Nel permesso di costruire sono indicati i termini di inizio e di ultimazione dei lavori, scaduti i quali deve essere richiesta e ottenuta una nuova concessione.

Conciliare: significa mettere d’accordo le parti processuali e, quindi, far venir meno la materia del contendere. Prima, secondo quanto disposto dall’articolo 410 del codice di procedura civile, se un dipendente, ritenendosi danneggiato da un atto o da un comportamento del datore di lavoro, voleva far valere le proprie ragioni nei confronti del datore di lavoro, doveva obbligatoriamente tentare di arrivare ad una conciliazione con il datore di lavoro, innanzi alla Commissione di conciliazione, istituita in ogni Provincia presso la Direzione provinciale del lavoro.

Se il tentativo di conciliazione falliva, allora poteva difendere le proprie ragioni in giudizio, davanti al Giudice del lavoro. Ora, dopo la Legge n. 183 del 2010, il tentativo di conciliazione non è più obbligatorio e le parti possono ricorrere direttamente al Giudice del lavoro.

Conciliare una contravvenzione significa, invece, pagare immediatamente, all’autorità competente, un’ammenda (è una pena pecuniaria, cioè una somma di denaro da pagare, ad esempio allo Stato).

Concorso pubblico: è la principale forma di selezione, con la quale gli enti della Pubblica Amministrazione scelgono le persone da assumere. Secondo quanto disposto dall’articolo 97, comma 3, della Costituzione, agli impieghi nelle Pubbliche Amministrazioni si accede, infatti, mediante concorso, tranne che nei casi stabiliti dalla legge. Consiste in una valutazione obiettiva del merito dei candidati, accertato mediante l’esame dei titoli o mediante prove selettive. Normalmente un concorso prevede una prova scritta, una prova orale e la valutazione del curriculum. I bandi di concorso nazionali sono resi noti mediante la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana o sul Bollettino Ufficiale della Regione, alla quale appartiene l’ente che bandisce il concorso. Quelli del Comune di Carbonia, generalmente, tramite il sito ufficiale e la newsletter.

Conferenza di servizi: in base a quanto previsto dall’articolo 49 del Decreto Legge n. 78 del 31.05.2010, ha lo scopo di semplificare l’attività della Pubblica Amministrazione, velocizzando la conclusione di alcuni procedimenti amministrativi. Secondo quanto stabilito dall’articolo 14 della Legge n. 241 del 7.08.1990, l’Amministrazione che ha iniziato un procedimento amministrativo può indire una conferenza (un incontro) di servizi quando è opportuno esaminare i vari interessi pubblici coinvolti nel procedimento (ad esempio la tutela della salute e della pubblica incolumità, la tutela paesaggistico - territoriale e la tutela ambientale). È sempre indetta, invece, quando ad esempio l’Amministrazione procedente, per poter emanare il provvedimento finale, deve acquisire intese, nulla osta o assensi di altre amministrazioni pubbliche e, dopo averli richiesti alle amministrazioni competenti, non li ottiene.

Conferenza stampa: è uno strumento di comunicazione esterna che l’ente utilizza per divulgare notizie di notevole rilevanza. È infatti convocata dall’Amministrazione comunale per incontrare i mass media (gli organi di informazione) in modo da far arrivare ai cittadini, tramite giornali, radio, televisioni e siti web, le notizie più importanti su argomenti di particolare interesse. Può riguardare argomenti molto differenti, come la presentazione dei risultati del lavoro svolto dall’Amministrazione o la presentazione della stagione teatrale o di spettacolo.

Conguaglio: è l’operazione con la quale un ente restituisce o richiede al cittadino una somma di denaro per regolare un conto che inizialmente non è stato pagato nella giusta misura.

Consiglio comunale: è l’organo del Comune che determina l’indirizzo politico amministrativo e ne controlla l’attuazione. Il Consiglio comunale di Carbonia è formato da 40 Consiglieri e la sua composizione rispecchia l’orientamento politico dei cittadini che rappresenta. Il Consiglio approva bilanci, piani finanziari, programmi, lo Statuto e la maggior parte dei Regolamenti del Comune. Un Consiglio comunale resta in carica cinque anni ed è rappresentato dal Presidente che ne dirige i lavori, assicura l’ordine delle sedute e proclama i risultati delle votazioni.

Consiglio dell’Unione Europea (UE): il Consiglio dell'Unione europea (detto anche Consiglio UE) è il principale organo legislativo e decisionale dell'Unione europea. Con il Parlamento europeo approva la legislazione dell’UE, prendendo la decisione finale sulle proposte legislative presentate dalla Commissione europea; coordina le politiche economiche generali dei paesi membri, firma accordi internazionali; approva il bilancio dell’UE; sviluppa una politica estera e di difesa comune della UE; coordina la cooperazione fra i tribunali e le forze di polizia nazionali dei paesi membri.

Non ci sono membri fissi. In occasione di ogni riunione, si incontrano i ministri degli Stati membri responsabili della materia trattata, come ad esempio delle questioni ambientali.

Consiglio di Stato: secondo quanto disposto dall’articolo 100 della Costituzione, è sia un organo di consulenza giuridico-amministrativa che emana pareri (è infatti un organo ausiliario del Governo ed è anche il supremo organo di consulenza giuridico-amministrativa del Presidente della Repubblica, che decide di accogliere o respingere i ricorsi straordinari proposti dai cittadini nei confronti della Pubblica Amministrazione, in conformità del parere espresso dal Consiglio di Stato) sia un organo di tutela della giustizia nell’amministrazione, che emana sentenze. Infatti, secondo quanto disposto dal successivo articolo 103 della Costituzione, è un organo di giustizia amministrativa che ha giurisdizione per la tutela, nei confronti della Pubblica Amministrazione, degli interessi legittimi e dei diritti soggettivi dei privati (questi ultimi in particolari materie indicate dalla legge). In particolare, secondo quanto disposto dall’articolo 6, comma 1, del Decreto Legislativo n. 104 del 2.07.2010 è organo di ultimo grado della giurisdizione amministrativa.

Contenzioso: è l'insieme delle controversie legali tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione, che formano l’oggetto di un ricorso. La parte lesa (che ritiene di aver subito un danno a causa di un comportamento o di un atto della Pubblica Amministrazione), per far valere le proprie ragioni, presenta ricorso all’organo competente, che è il Tar, nel caso di ricorso giurisdizionale, o il Presidente della Repubblica, in caso di ricorso straordinario.

Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL): è l’accordo con il quale i rappresentanti dei datori di lavoro e i rappresentanti dei lavoratori(che sono generalmente le associazioni sindacali di categoria) di uno stesso settore (ad esempio trasporti, pubblico impiego, commercio, o industria) stabiliscono il contenuto minimo essenziale dei contratti individuali di lavoro, che va rispettato per ogni lavoratore (per esempio lo stipendio minimo e l’orario di lavoro).

Contravventore: è colui che ha commesso una o più contravvenzioni. Più correntemente, è colui che contravviene al disposto di una norma in generale o colui che ha commesso un’infrazione al Codice della strada.

Oltre a queste pene, l’articolo 19 del codice penale prevede delle pene accessorie per punire chi ha commesso contravvenzioni, come la sospensione dall’esercizio di una professione (articolo 35 del codice penale) o la sospensione dall’esercizio degli uffici direttivi delle persone giuridiche (articolo 35 bis del codice penale).

Contravvenzione: secondo quanto disposto dall’articolo 39 del codice penale, la contravvenzione è un reato.

Secondo quanto stabilito dall’articolo 17, comma 2, del codice penale, chi commette una contravvenzione è punito con la pena dell’arresto (pena detentiva) o dell’ammenda (è una pena pecuniaria, cioè una somma da pagare ad esempio allo Stato, diversa dalla multa che è, invece, la pena pecuniaria prevista per chi commette un delitto).

Copia conforme: è la copia di un atto o di un documento emesso da una Pubblica Amministrazione o da un pubblico ufficiale, resa valida, ai fini giuridici, da un’attestazione (rilasciata da un pubblico ufficiale autorizzato dalla legge) di perfetta corrispondenza all’originale.

CORECOM (Comitato Regionale per le Comunicazioni): è l’organo di gestione, garanzia e controllo del sistema della comunicazione e dei media in ambito regionale. Si occupa in particolare dell’aggiornamento della banca dati delle emittenti radiofoniche e televisive, vigila sul rispetto delle leggi da parte dei media e sulla corretta informazione ai cittadini, sostiene lo sviluppo del settore attraverso concessione di fondi previsti dalla normativa regionale e statale, realizza pubblicazioni e iniziative di studio nel settore dei media. Alcuni Corecom si occupano, gratuitamente, di assistere i cittadini nelle controversie con le diverse compagnie telefoniche.

Corte di giustizia delle Comunità europee: è l’organo che assicura il rispetto, l’interpretazione e l’applicazione uniforme del diritto comunitario in ogni paese membro dell’Unione europea. Ha sede a Lussemburgo.

È composta da un numero di giudici pari al numero degli stati membri. Vigila affinché gli Stati membri agiscano conformemente alle norme comunitarie ed ha il potere di giudicare le controversie tra Stati membri, istituzioni comunitarie, imprese e cittadini. Può riunirsi in sezioni (da tre a cinque giudici), in grande sezione (tredici giudici) o in seduta plenaria.

Credito formativo: è un valore che viene attribuito ad un’attività di formazione, sia scolastica (come un corso universitario o un master post laurea), sia professionale che individuale (come un tirocinio di lavoro o un’esperienza di volontariato). I crediti formativi vengono riconosciuti dall’ente nel quale si svolge l’attività e consentono di rendere esplicito il percorso formativo e l’esperienza maturata. In alcuni campi, per esempio nei corsi di laurea universitari, è necessario raggiungere un determinato numero di crediti per essere ammessi all’esame di laurea finale.

Customer satisfaction: è la soddisfazione di un utente (ad esempio del cittadino) per un servizio (o un prodotto) offerto da un ente pubblico (ad esempio dal Comune) o privato. Di norma viene misurata attraverso sondaggi o interviste che permettono all’ente, che eroga un servizio (o fornisce un prodotto), di confrontare la qualità del servizio percepita dai propri utenti con quello che essi si aspettano da quel tipo di servizio (con le loro aspettative).

Se il valore della qualità percepita è inferiore alle aspettative, allora significa che il servizio non ha soddisfatto gli utenti e l’ente deve fare qualcosa per migliorarlo.

L’obiettivo dell’ente dovrebbe essere quello di arrivare ad una perfetta coincidenza tra le aspettative dei cittadini e la qualità del servizio da essi percepita.

I metodi di misurazione della customer satisfaction si distinguono in metodi diretti (ad esempio la critical incident technique) e metodi indiretti (ad esempio i reclami, i suggerimenti che provengono dai cittadini-utenti, ecc.).

1 Rielaborazione della definizione della professoressa Elisabetta Zuannelli in Ludovica Quattrocchi, “Le strutture di informazione e le nuove professionalità: analisi normativa, strutturale e funzionale”, Roma, 21 novembre 2009.

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