Illegittimità: è la non conformità di un atto amministrativo alle norme giuridiche. In questo caso si può chiedere l’annullamento dell’atto amministrativo per violazione di legge, eccesso di potere o incompetenza relativa.
Immobile: secondo quanto disposto dall’articolo 812 del codice civile, sono beni immobili il suolo, le sorgenti, i corsi d’acqua, gli alberi, gli edifici e le altre costruzioni, anche se unite al suolo a scopo transitorio, e in genere tutto ciò che naturalmente o artificialmente è incorporato al suolo. Sono considerati immobili i mulini, i bagni e gli altri edifici galleggianti quando sono saldamente assicurati alla riva o all’alveo e sono destinato ad esserlo in modo permanente per la loro utilizzazione. Sono ad esempio beni immobili un terreno, un palazzo, una civile abitazione, un negozio, un edificio pubblico. Tutti gli altri beni non compresi in tale elenco sono da considerarsi beni mobili.
Impatto ambientale: è l'insieme degli effetti che possono essere prodotti sull’ambiente circostante dalla realizzazione di determinati progetti (come la costruzione di impianti o di opere, per esempio di un’autostrada), che modificano lo stato attuale dell’ambiente, trasformando l’uso del suolo e gli insediamenti umani.
Impignorabili: lo sono i crediti che non possono essere sottoposti a pignoramento in base all’articolo 545 del codice di procedura civile. Ad esempio non possono essere pignorati i crediti alimentari, tranne che per cause di alimenti e sempre con l’autorizzazione del presidente del tribunale o di un giudice da lui delegato, i crediti aventi per oggetto sussidi di sostentamento a persone comprese nell’elenco dei poveri, oppure sussidi dovuti per maternità o malattie da enti di assistenza o da istituti di beneficenza.
Implicito: ciò che non è espresso, ma è sottinteso e contenuto nei fatti.
Imposta diretta: ogni tributo (per esempio l’IRPEF), cioè ogni prelievo coattivo (forzoso, obbligatorio) di ricchezza, che ha il fine di finanziare i servizi pubblici, e che si applica direttamente sul reddito e sul patrimonio (costituito dai beni) posseduto da una persona.
Imposta indiretta: ogni imposta che colpisce la ricchezza nel momento in cui è trasferita (si applica ad esempio quando viene venduto un bene) o nel momento in cui è consumata (si applica ad esempio quando si fruisce di un servizio o di una prestazione). Esempi di imposta indiretta sono l’IVA, l’imposta di registro, l’imposta di bollo, l’imposta sulle successioni, l’imposta ipotecaria.
Impugnazione: è l’atto giuridico con il quale un soggetto chiede a un giudice di eliminare (mediante annullamento) o di modificare un atto amministrativo o una sentenza (emessa di solito da un altro giudice), che ritiene siano illegittimi.
Per impugnare (cioè per eliminare o modificare) un provvedimento amministrativo emanato dalla Pubblica Amministrazione, si può ad esempio proporre ricorso al TAR (il Tribunale Amministrativo Regionale) che, in Sardegna, si trova a Cagliari.
Per impugnare ad esempio la sentenza pronunciata da un giudice amministrativo (dal TAR) alla fine del giudizio (processo) di primo grado, si può proporre appello (che è il giudizio di secondo grado) davanti ad un giudice diverso dal TAR, cioè al Consiglio di Stato, entro il termine stabilito dalla legge. Se non si impugna la sentenza entro questo termine, la sentenza passa in giudicato, cioè non è più possibile annullarla o modificarla.
Non è più possibile impugnare una sentenza, inoltre, quando si sono conclusi tutti i gradi di giudizio.
Inadempienti: sono coloro che non adempiono ad un dovere, ad un impegno, a quanto previsto dal dispositivo di un’ordinanza, che non eseguono una prestazione che erano obbligati ad eseguire, in forza di un contratto che lo prevedeva.
In calce: a piè di pagina, ossia nella parte bassa della pagina.
Incanto: è un sistema di gara utilizzato dalla Pubblica Amministrazione nei contratti di appalto di opere pubbliche. L’ente appaltante pone a base di gara il progetto esecutivo dell’opera e pubblica il bando, assegnando un termine entro il quale devono pervenire le offerte da parte dei concorrenti (ditte private) in possesso dei requisiti richiesti dalla legge e dal bando stesso.
Le offerte vengono selezionate o con il criterio del massimo ribasso o con quello dell’offerta dei prezzi unitari. A tale selezione consegue immediatamente l’aggiudicazione.
Incompatibilità: è l’impossibilità per una persona di assumere contemporaneamente due cariche o due uffici che per legge non possono coesistere. L’incompatibilità delle cariche ha la funzione di garantire obiettività nel mandato, evitando forme di conflitto di interesse. Se una persona viene eletta per due cariche tra loro incompatibili, deve scegliere quale mantenere. Un esempio di incompatibilità è quella che sussiste tra le cariche di Consigliere regionale e di parlamentare.
I casi di incompatibilità sono previsti dall’articolo 53 del Decreto Legislativo n. 165 del 30.03.2001, che contiene norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche.
Inderogabilmente: in modo inderogabile, ossia obbligatoriamente, necessariamente.
Indirizzo di posta elettronica (indirizzo e-mail): è la stringa di caratteri che identifica un utente di internet e che consente di inviargli una e-mail. È formato da due parti separate dal simbolo “chiocciola”. La parte destra si chiama dominio e individua il mail-server. A sinistra della chiocciola si trova il nome che individua l’utente. La e-mail generale del Comune di Carbonia è Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ingiunzione: è l’ingiunzione (l’ordine) che il giudice rivolge al debitore, affinché egli adempia entro il termine di 40 giorni ad un determinato obbligo. È contenuta nel decreto ingiuntivo che il giudice emana nell’ambito di un procedimento speciale disciplinato dagli articoli 633 e seguenti del codice di procedura civile, al quale ricorre il soggetto che vanta un credito inesausto, certo, accertabile ed esigibile, per ottenere non soltanto ilpagamento di somme di denaro, ma anche per richiedere l’esecuzione di prestazioni. Non rientrano, tuttavia, nel procedimento di ingiunzione le prestazioni di fare o non fare, e la restituzione di beni immobili.
Il debitore può proporre opposizione al decreto ingiuntivo, davanti all’ufficio giudiziario che lo ha emesso.
Inoculazione: è l’introduzione di liquidi contenenti germi e loro tossine, o di anticorpi nell’uomo a scopo profilattico (per agire sull’immunizzazione del soggetto) o a scopo terapeutico; negli animali da laboratorio, a scopo sperimentale.
Inosservanza: inadempienza, trasgressione, mancata osservanza, ad esempio di una legge o di regolamenti.
Inpdap: è l’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica che paga:
a) ai dipendenti pubblici, andati in pensione o che non possono più lavorare a causa di una malattia o di un infortunio, la pensione diretta (di vecchiaia, di anzianità, di inabilità o di privilegio, quest’ultima se hanno ottenuto il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio di una infermità o lesione);
b) ai loro familiari superstiti, la pensione di reversibilità (pensione indiretta), pari ad una percentuale di quella spettante al congiunto defunto (ad esempio, nel caso di una vedova, è pari al 60% della pensione spettante al marito).
Si occupa, inoltre, di riscatti, ricongiunzioni (la ricongiunzione è la possibilità di cumulare i contributi versati dal lavoratore in regimi diversi, pubblico e privato, ai fini di ottenere un’unica pensione) e totalizzazioni di periodi assicurativi, concede piccoli prestiti, prestiti pluriennali e mutui ai dipendenti pubblici, e alla fine del rapporto di lavoro liquida loro la buonuscita.
Inps: è l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale che gestisce l’A.G.O. (l’Assicurazione Generale Obbligatoria), alla quale devono appunto essere obbligatoriamente iscritti tutti i lavoratori dipendenti del settore privato, che ogni mese versano all’A.G.O. i contributi, mediante trattenuta effettuata dal datore di lavoro sulla loro busta paga.
L’Inps paga:
a) ai dipendenti privati, andati in pensione o che non possono più lavorare a causa di una malattia o di un infortunio, la pensione diretta (di vecchiaia, di anzianità, di inabilità o di privilegio, quest’ultima se hanno ottenuto il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio di una infermità o lesione, e l’assegno di invalidità);
b) ai loro familiari superstiti, la pensione di reversibilità (pensione indiretta), pari ad una percentuale di quella spettante al congiunto defunto (ad esempio, nel caso di una vedova, è pari al 60% della pensione spettante al marito).
Si occupa, inoltre, di riscatti, ricongiunzioni (la ricongiunzione è la possibilità di cumulare i contributi versati dal lavoratore in regimi diversi, pubblico e privato, ai fini di ottenere un’unica pensione) e totalizzazioni di periodi assicurativi, e alla fine del rapporto di lavoro liquida loro la buonuscita.
In ossequio: in obbedienza, in osservanza.
Insolvenza: è il mancato pagamento dei propri debiti entro le scadenze previste.
Interdizione dai pubblici uffici: è una pena accessoria, prevista dall’articolo 28 del codice penale, alla quale il giudice può condannare una persona. Può essere temporanea o perpetua (per sempre). L’interdizioneperpetua dai pubblici uffici, se la legge non dispone diversamente, toglie al condannato: 1) il diritto di elettorato o di eleggibilità per qualsiasi tipo di elezione, e ogni altro diritto politico; 2) ogni pubblico ufficio, ogni incarico non obbligatorio di pubblico servizio e la qualità ad essi inerente di pubblico ufficiale o d’incaricato di pubblico servizio; 3) l’ufficio di tutore o di curatore, anche provvisorio, e ogni altro ufficio attinente alla tutela o alla cura; 4) i gradi e le dignità accademiche, i titoli, le decorazioni o altre pubbliche insegne onorifiche; 5) gli stipendi, le pensioni e gli assegni che siano a carico dello Stato o di un altro ente pubblico; 6) ogni diritto onorifico, inerente a qualunque degli uffici, servizi, gradi, o titoli e le qualità, dignità e decorazioni indicate nei numeri precedenti; 7) la capacità di assumere o di acquistare qualsiasi diritto, ufficio, servizio, qualità, grado, titolo, dignità, decorazione e insegna onorifica, indicati nei numeri precedenti. La condanna all’ergastolo e la condanna alla reclusione per un tempo non inferiore a 5 anni comportano l’interdizione perpetua del condannato dai pubblici uffici. La dichiarazione di abitualità o di professionalità nel delitto, ovvero di tendenza a delinquere, comporta l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
L’interdizione temporanea priva il condannato della capacità di acquistare o di esercitare o di godere, durante l’interdizione, i diritti sopraelencati, uffici, servizi, qualità, gradi, titoli e onorificenze. Essa non può avere una durata inferiore a 1 anno, né superiore a 5 anni. La legge determina i casi nei quali l’interdizione dai pubblici uffici è limitata ad alcuni di questi. L’interdizione temporanea dai pubblici uffici o dalla professione, arte, industria, o dal commercio o mestiere, consegue ad ogni condanna per delitti commessi con l’abuso dei poteri, o con la violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione, o ad un pubblico servizio, o a taluno degli uffici indicati nel numero 3 dell’articolo 28, ovvero con l’abuso di una professione, arte, industria, o di un commercio, o mestiere, o con la violazione dei doveri ad essi inerenti. La condanna alla reclusione per un tempo non inferiore a 3 anni comporta l’interdizione temporanea dai pubblici uffici per la durata di 5 anni. Un caso di interdizione temporanea è, quello previsto dall’articolo 76 del D.P.R. n. 445 del 28.12.2000: la persona che firma un’autodichiarazione, in cui dichiara il falso, affermando, ad esempio, di essere in possesso di un certo titolo di studio per ottenere la nomina ad un pubblico ufficio, o l’autorizzazione all’esercizio di una professione, può essere condannato dal giudice, nei casi più gravi, all’interdizione temporanea dai pubblici uffici o dalla professione e arte.
L’interdizione da una professione o da un’arte priva il condannato della capacità di esercitare, durante l’interdizione, una professione, arte, industria, o un commercio o mestiere e non può avere una durata inferiore a 1 mese, né superiore a 5 anni, salvi i casi espressamente stabiliti dalla legge.
Interdizione giudiziale: secondo quanto disposto dall’articolo 414 del codice civile, il maggiorenne e il minore emancipato, che si trovano in condizioni di abituale infermità di mente che li rende incapaci di provvedere ai propri interessi, sono interdetti quando ciò è necessario per assicurare la loro adeguata protezione. A seguito dell’interdizione l’incapace non può compiere alcun atto giuridico, né di ordinaria, né di straordinaria amministrazione. La sua posizione è equiparata a quella del minore, per cui il Giudice tutelare nomina il tutore, che rappresenta e quindi sostituisce l’interdetto nella cura dei suoi interessi.
Interdizione legale: secondo quanto disposto dall’articolo 32 del codice penale, chi è condannato all’ergastolo è in stato d’interdizione legale. La condanna all’ergastolo importa anche la decadenza dalla potestà dei genitori. Il condannato alla reclusione per un tempo non inferiore a cinque anni è, durante la pena, in stato d’interdizione legale. La condanna produce anche, durante la pena, la sospensione dall’esercizio della potestà dei genitori, se il giudice non dispone diversamente. Alla interdizione legale si applicano, per ciò che concerne la disponibilità e l’amministrazione dei beni, nonché la rappresentanza negli atti ad esse relativi, le norme della legge civile sulla interdizione giudiziale.
Intestazione: è la parte dell’atto amministrativo, in cui è indicata l’autorità che lo emana (ad esempio Comune di Carbonia - Dirigente I Servizio).
Intranet: è la rete informatica interna (detta anche rete locale) di un’azienda o di un Ente pubblico, attraverso la quale le persone che vi lavorano possono accedere velocemente alle informazioni che riguardano la propria organizzazione e comunicare tra loro con più facilità. Serve ad evitare problemi di comunicazione interna, in quanto tutti i dipendenti condividono le stesse informazioni e lavorano per obiettivi comuni. Sulla Intranet si possono pubblicare ad esempio promemoria, modulistica di vario genere (come il modulo di richiesta di ferie), la rassegna stampa o l’elenco telefonico del personale dipendente. Permette, inoltre, ai dipendenti di scambiarsi e-mail (cioè messaggi di posta elettronica), con il vantaggio di poter lavorare su file condivisi.
Irap (imposta regionale sulle attività produttive): è un’imposta diretta della Regione che colpisce il valore della produzione netto delle imprese, cioè il reddito netto da esse prodotto. È proporzionale al fatturato e, secondo quanto disposto dall’articolo 3 del Decreto Legislativo n. 446 del 15.12.1997, devono pagarla, ad esempio, Società per azioni, imprenditori, liberi professionisti e Pubbliche Amministrazioni (come Stato, Regioni, Province e Comuni) che producono beni o servizi.
Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche): è un’imposta diretta che colpisce il reddito in natura o in denaro, come ad esempio i redditi fondiari, o quelli da lavoro dipendente, e viene pagata annualmente allo Stato da ogni cittadino italiano, residente o non residente in Italia. È un’imposta progressiva, in quanto il valore dell’IRPEF è calcolato in base al reddito. Sono infatti previsti differenti scaglioni a seconda della fascia di reddito in cui si rientra.
Istanza: è la domanda normalmente scritta, con la quale un cittadino può richiedere l’adozione di un provvedimento amministrativo (ad esempio di una concessione o di un’autorizzazione) o di partecipare a un bando, concorso o selezione. Si presenta all’ufficio Protocollo dell’Ente che, successivamente, la trasmette all’ufficio della Pubblica Amministrazione responsabile della materia cui l’istanza fa riferimento.
Istruttoria amministrativa: è l’attività svolta da un ufficio della Pubblica Amministrazione per raccogliere la documentazione e le informazioni necessarie per decidere su una determinata questione.
Iter procedimentale: è la sequenza delle formalità e dei passaggi che una pratica amministrativa deve compiere prima di arrivare alla sua definizione, cioè alla sua conclusione.
Iva (imposta sul valore aggiunto): è un’imposta che colpisce l’incremento di valore che un bene o un servizio acquista dopo ogni passaggio economico, a partire dalla sua produzione, fino ad arrivare al suo consumo. Si applica ogni volta che si compra e vende un bene o un servizio. Corrisponde al 21% (dopo la manovra finanziaria del 2011) del prezzo del bene o del servizio. Il prezzo totale, al quale si compra un bene comprende già il prezzo di base più l’Iva. Spetta a chi ha venduto il bene o il servizio versare il tributo allo Stato, che però è pagato dal consumatore o acquirente.