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Giovedì, 21 Febbraio 2019 12:21

Dizionario del cittadino - lettera E

E

Ecocentro: è un centro autorizzato, che dà ai cittadini la possibilità di disfarsi gratuitamente e secondo giorni ed orari prestabiliti, di oggetti vecchi o in disuso, come rifiuti ingombranti o rifiuti che non possono essere consegnati attraverso la raccolta porta a porta. A Carbonia l’Ecocentro si trova in via Nazionale SS 126 (zona PIP). Il numero verde dell’Ecocentro è 800591387. È possibile portare i rifiuti all’Ecocentro tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 18, oppure fissare un appuntamento per il ritiro presso la propria abitazione.

Edifici testimone: sono gli edifici originali privi di modifiche. Insieme ai monumenti civici rappresentano la memoria storica e l’identità culturale e urbana della città di Carbonia.

E-learning: è la formazione a distanza, cioè un’attività di apprendimento che sfrutta la rete internet. La persona che riceve le informazioni e quella che le fornisce non si trovano, infatti, nello stesso luogo. Si tratta normalmente di corsi di formazione registrati e trasmessi in video, materiale didattico trasmesso per posta elettronica o informazioni alle quali si ha accesso con un collegamento internet. Non è limitata alla formazione scolastica, essendo rivolta anche a studenti universitari, insegnanti o alla formazione aziendale di dipendenti che si trovano dislocati in sedi diverse.

E-mail: è ogni messaggio inviato e ricevuto per posta elettronica.

Emendamento: in ambito legislativo, è la proposta di modificare parte del testo di una proposta (o disegno) di legge, prima che essa venga approvata e divenga legge. Gli emendamenti possono essere respinti quando sono in contrasto con precedenti disposizioni o non riguardano la materia trattata.Secondo il Regolamento del Consiglio comunale di Carbonia, i Consiglieri possono presentare emendamenti sulle proposte di deliberazione presenti nell’ordine del giorno di ciascuna seduta del Consiglio comunale. Per il Regolamento gli emendamenti possono riguardare le correzioni di forma, le modificazioni, integrazioni e parziali sostituzioni del testo della proposta di deliberazione. Gli emendamenti sono presentati, in forma scritta, al Presidente del Consiglio comunale.

Emissioni sonore: sono i rumori prodotti dall’uso di sorgenti sonore disturbanti, come impianti tecnici degli edifici, infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali, agricole, parcheggi, depositi di merci, o aree adibite ad attività sportive e ricreative, che costituiscono la causa del potenziale inquinamento acustico.

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14.11.1997 recante “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”, definisce i limiti di rumorosità che le sorgenti sonore devono rispettare per non disturbare le zone limitrofe (confinanti). Con ordinanza il Comune di Carbonia disciplina le emissioni sonore massime che possono essere prodotte, nel rispetto della legge, dai locali pubblici, ad esempio all’interno e all’esterno dei bar in occasione di feste, spettacoli e musica dal vivo.

Empowerment: è una parola che deriva dal verbo inglese “to empower”, che tradotto in italiano significa mettere qualcuno, in questo caso i cittadini, in grado di partecipare alla vita pubblica (letteralmente significa sentire di avere potere o sentire di essere in grado di fare qualcosa). Con l’applicazione dell’empowerment molti processi decisionali tendono quindi a concentrarsi nella base di un’organizzazione piuttosto che nei vertici. È infatti l’insieme delle azioni e delle politiche che hanno l’obiettivo di coinvolgere attivamente il cittadino nella vita pubblica, favorendo la sua partecipazione, la sua responsabilità e la sua crescita personale. Ne fanno parte sia metodi di formazione tradizionale, come corsi, sia iniziative che stimolano il dialogo con l’Amministrazione Pubblica (per esempio strumenti di e-democracy).

Ente locale: è l’Amministrazione Pubblica che esercita le sue funzioni in un territorio delimitato. Secondo quanto disposto dal Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (Decreto Legislativo n. 267 del 18.08.2000), per enti locali si intendono i comuni, le province, le città metropolitane, le comunità montane, le comunità isolane e le unioni di comuni. Agli Enti locali è riconosciuta autonomia amministrativa nel governo del territorio di propria competenza.

Ente pubblico: è una persona giuridica, ossia un’organizzazione creata nel rispetto delle norme di diritto pubblico, che persegue i fini stabiliti dal proprio Statuto e che svolge una funzione di pubblico interesse, offrendo servizi alla collettività.

Ogni Ente pubblico gode di autonomia, cioè ha la capacità di emanare provvedimenti, impugnabili davanti al giudice amministrativo. Sono Enti pubblici ad esempio lo Stato, la Regione e gli Enti locali.

Entrata in vigore: è il momento in cui un atto normativo diventa efficace, ed è quindi obbligatorio per tutti i cittadini rispettarne i contenuti. Perché una legge entri in vigore è necessario che sia pubblicata sulla GazzettaUfficiale (se è una legge nazionale) o sul Bollettino Ufficiale della Regione (se è regionale) e che sia passato un certo periodo di tempo dalla pubblicazione. Questo periodo, che di solito è di 15 giorni, viene detto vacatio legis. La stessa legge può però stabilire un termine diverso (più breve o più lungo) per la sua entrata in vigore.

E-procurement: è l’insieme delle tecnologie, procedure, operazioni e modalità organizzative che, attraverso l’utilizzazione di internet e del mercato elettronico, permettono l’acquisto di beni e servizi on line. Gli strumenti fondamentali dell’e-procurement sono il portale “Acquisti in rete della P.A.”, le gare telematiche e il mercato elettronico. L’e-procurement è utilizzato non solo dal settore privato, ma anche dalla Pubblica Amministrazione, con l’obiettivo di aumentare l’efficienza e la trasparenza delle procedure d’acquisto della P.A., nel pieno rispetto della normativa italiana ed europea.

Equipollenza: è la dichiarazione con la quale le autorità competenti (ad esempio le Università) riconoscono che un titolo di studio conseguito all’estero è equivalente ad un corrispondente titolo di studio conseguito nell’ordinamento italiano. Di conseguenza, i due titoli si equivalgono a tutti gli effetti giuridici (ad esempio ai fini dell’ammissione ad un concorso pubblico).

Erario: è il patrimonio finanziario dello Stato.

Esercenti: sono coloro che mantengono in esercizio un’attività commerciale, un negozio, un’impresa.

Esercizio: è il periodo di tempo, che di solito coincide con l'anno solare, al quale si fa riferimento per la redazione dei bilanci pubblici.

Esercizio pubblico: è un locale in cui si svolge un’attività imprenditoriale e in cui chiunque può liberamente entrare, per fruire (beneficiare) dei servizi erogati.

Esempi di esercizi pubblici sono, ad esempio, i bar o i ristoranti, che sono esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, gli alberghi che sono esercizi dell’attività ricettiva o le sale pubbliche in cui si svolgono giochi leciti, come il biliardo.

Per l’apertura di un esercizio pubblico è necessaria un’autorizzazione rilasciata dal Comune, ad eccezione degli “Internet point” (esercizi in cui vengono messi a disposizione del pubblico computer per le comunicazionitelematiche), la cui apertura è autorizzata dal questore.

Espletamento: compimento, completamento.

Esplicitare: esprimere chiaramente, rendere esplicito.

Espropriazione forzata: è il procedimento esecutivo diretto a togliere al debitore il possesso di determinati beni che fanno parte del suo patrimonio per convertirli in denaro, mediante vendita al pubblico incanto (asta), al fine di soddisfare il creditore. Secondo quanto disposto dall’articolo 491 del codice di procedura civile, l’espropriazione forzata inizia con il pignoramento, che è l’atto di ingiunzione con il quale il giudice dell’esecuzione ordina al debitore di non disporre del bene pignorato, ossia di non compiere su di esso alcun atto di disposizione (per cui il debitore non può ad esempio venderlo a terzi).

Espropriazione per pubblica utilità: è il procedimento, disciplinato dal D.P.R. n. 327 dell’8.06.2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità), nell’ambito del quale la Pubblica Amministrazione emana un decreto di esproprio, ossia un provvedimento amministrativo con cui toglie a un privato la proprietà di un bene (come un terreno) per esigenze di pubblico interesse (ad esempio per destinarlo alla difesa militare, per interesse archeologico o per realizzare un’opera pubblica, come la costruzione di una strada). Secondo quanto disposto dall’articolo 8 del citato D.P.R. n. 327 del 2001, il decreto di esproprio può essere emanato se:

  1. l’opera da realizzare sia prevista nello strumento urbanistico generale, o in un atto di natura ed efficacia equivalente, e sul bene da espropriare sia stato apposto il vincolo preordinato all’esproprio (il vincolo è apposto quando diventa efficace l’atto di approvazione del piano urbanistico generale, o una sua variante, che prevede la realizzazione di un’opera pubblica o di pubblica utilità);

  2. vi sia una dichiarazione di pubblica utilità (che deve essere dichiarata, con un provvedimento, entro 5 anni decorrenti dal momento in cui è stato apposto il vincolo)

c) sia stata determinata, anche se in via provvisoria, l’indennità di esproprio (cioè una somma di denaro che lo Stato o il Comune, che effettua l’esproprio, deve corrispondere al proprietario espropriato per compensare la perdita subita)

L’espropriazione del bene può essere totale o parziale e può avvenire anche se il privato non è d’accordo, ma solo nei casi previsti dalla legge, per il noto principio della legalità dell’azione amministrativa. Secondo quanto disposto dall’articolo 7 dello stesso D.P.R. n. 327 del 2001, il Comune può, infatti, espropriare:

  1. le aree inedificate e quelle su cui vi siano costruzioni in contrasto con la destinazione di zona o abbiano carattere provvisorio, a seguito dell’approvazione del piano regolatore generale, per consentirne l’ordinata attuazione nelle zone di espansione

  2. l’immobile al quale va incorporata un’area inserita in un piano particolareggiato e non utilizzata, quando il suo proprietario non intenda acquistarla o non comunichi le proprie determinazioni, entro il termine di 60 giorni, decorrente dalla ricezione di un avviso del dirigente dell’ufficio per le espropriazioni

  3. gli immobili necessari per delimitare le aree fabbricabili e per attuare il piano regolatore, nel caso di mancato accordo tra i proprietari del comprensorio

  4. le aree inedificate e le costruzioni da trasformare secondo speciali prescrizioni, quando decorre inutilmente il termine, non inferiore a 90 giorni, fissato nell’atto determinativo della formazione del consorzio, notificato ai proprietari interessati.

Evincere: trarre come conclusione, come conseguenza logica, qualcosa.

Giovedì, 21 Febbraio 2019 12:16

Dizionario del cittadino - lettera D

D

Database (o Banca dati): è un archivio elettronico (informatico) nel quale sono contenute e organizzate diverse informazioni. Consente la ricerca e l’estrazione di informazioni in maniera efficace e univoca.

Esempi di banche dati in rete sono la Banca dati dei regolamenti comunali (http://www.ancicnc.it/regolamentiComunali/index.html), che permette di ricercare informazioni sui regolamenti ICI, entrate comunali, sanzioni amministrative, regolamenti di contabilità, etc., oppure la Banca dati di Giustizia amministrativa, http://www.giustizia-amministrativa.it/ricerca2/index.asp" style="color: rgb(45, 89, 138); text-decoration: underline;">(http://www.giustizia-amministrativa.it/ricerca2/index.asp" style="color: rgb(45, 89, 138); text-decoration: underline;">http://www.giustizia-amministrativa.it/ricerca2/index.asp), in cui il cittadino può ricercare le sentenze o le ordinanze emanate dai Tribunali amministrativi regionali e dal Consiglio di Stato (che sono giudici amministrativi).

Dato identificativo: secondo quanto previsto dall’articolo 4 del Decreto Legislativo n. 196 del 30.06.2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali), i dati identificativi sono i dati personali che permettono l’identificazione diretta dell’interessato. Ad esempio la data e il luogo di nascita.

Dato personale: secondo quanto previsto dall’articolo 4 del Decreto Legislativo n. 196 del 30.06.2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali), per dato personale si intende qualunque informazione sulle persone (fisiche o giuridiche), enti o associazioni, identificati o identificabili. Sono dati personali i dati identificativi e i dati sensibili.

Dato sensibile: secondo quanto previsto dall’articolo 4 del Decreto Legislativo n. 196 del 30.06.2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali), il dato sensibile è ogni informazione personale che può rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni o organizzazioni di carattere religioso, politico o sindacale, lo stato di salute e le abitudini sessuali di un individuo.

Decadenza:

a) è la cessazione da una carica o da un incarico al presentarsi di determinate circostanze o dopo che sia trascorso un certo periodo di tempo;

b) è la preclusione dell’esercizio del diritto da parte del titolare, se lo stesso non lo esercita entro un certo limite di tempo. Ad esempio se chi deve ricevere un’eredità non dichiara, entro il termine stabilito dal giudice, la volontà di accettare o meno la stessa eredità, perde il diritto di accettarla;

c) è la decadenza delle proposte di legge e di regolamento, non ancora approvate, allo scadere della legislatura nella quale sono state presentate.

Decentramento amministrativo: è un principio contenuto nella Costituzione italiana. L’articolo 5, infatti, afferma che la Repubblica riconosce e promuove le autonomie locali. Deve essere, quindi, operato il più ampio decentramento amministrativo possibile, trasferendo determinati poteri, compiti e servizi da amministrazioni centrali ad amministrazioni periferiche. Tali funzioni possono essere attribuite dallo Stato alle regioni e agli enti locali, oppure dalle regioni agli enti locali (ad esempio province e comuni).

Questo principio è poi ribadito nell’articolo 114, comma 2, della Costituzione, secondo il quale i Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione.

Un altro importante articolo della Costituzione in materia di decentramento amministrativo, è l’articolo 118, secondo il quale le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni, tranne che nei casi in cui, per assicurarne l’esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza. Ciò significa che, in linea generale, la Costituzione preferisce che sia il Comune, quindi il livello più vicino ai destinatari (ai cittadini), a svolgere funzioni amministrative, mentre lo Stato dovrebbe intervenire soltanto in ultima ratio (ossia come ultima possibilità).

Il decentramento amministrativo assicura che l’attività della Pubblica Amministrazione si svolga in modo imparziale.

Declaratoria: è la pronuncia, il provvedimento giurisdizionale (del giudice amministrativo: TAR o Consiglio di Stato) con carattere dichiarativo, in quanto dichiara la nullità di un provvedimento amministrativo. Si parla, infatti, di declaratoria di nullità, la cui disciplina è contenuta nell’articolo 31, comma 4, del Decreto Legislativo n. 104 del 2.07.2010, secondo il quale la domanda volta all’accertamento delle nullità previste dalla legge si propone entro il termine di decadenza di 180 giorni. La nullità dell’atto amministrativo può sempre essere opposta dalla parte resistente o essere rilevata d’ufficio dal giudice (cioè su sua iniziativa, indipendentemente dalla domanda dell’interessato).

Decorrenza: termine da cui comincia ad avere effetto un provvedimento, un diritto o un obbligo.

Decreto Legge: secondo quanto disposto dall’articolo 77 della Costituzione,è un provvedimento provvisorio, con forza di legge, adottato dal Governo (dal Consiglio dei Ministri) per fronteggiare situazioni di necessità e urgenza. È emanato dal Presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il giorno stesso della sua pubblicazione, il Governo deve presentare alle Camere un disegno di legge di conversione del decreto legge. Se il disegno di legge di conversione non è approvato dalle Camere entro 60 giorni dalla pubblicazione, il decreto legge decade.

Decreto Legislativo: è un decreto, disciplinato dall’articolo 76 della Costituzione, avente valore di legge ordinaria, che può cioè abrogare o derogare alle leggi e agli atti con forza di legge. È deliberato dal Governo su delega del Parlamento. La delega è conferita con legge ordinaria che indica al Governo il termine (di 1 anno) entro il quale il decreto legislativo deve essere emanato, nonché i principi, i criteri direttivi e l’oggetto definito che il decreto stesso deve rispettare.

Il Decreto Legislativo è emanato con Decreto del Presidente della Repubblica ed entra normalmente in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Deduzione fiscale: è la sottrazione, dal reddito complessivo annuo lordo del cittadino, di alcune somme che egli ha speso, per determinare la base imponibile sulla quale calcolare l’imposta (l’Irpef). In questo modo il cittadino (contribuente) ha un’agevolazione dal punto di vista fiscale, poiché le tasse vengono calcolate su una somma più bassa. Ad esempio sono deducibili (cioè si possono sottrarre) dal reddito annuo lordo, i contributi che si pagano all’Inps o all’Inpdap per riscattare gli anni di durata del corso di studi per conseguire la laurea, l’assegno corrisposto al coniuge legalmente separato, le spese mediche e di assistenza dei portatori di handicap o i contributi per gli addetti ai servizi domestici.

Delegazione: è la legge di delegazione o legge delega (vedi significato di legge delega). Può anche significare trasmissione di un debito o di un credito mediante un ordine rivolto ad una persona di eseguire o ricevere una prestazione a favore o da parte di un altro soggetto; oppure gruppo di persone incaricate di esplicare in modo permanente o temporaneo funzioni di rappresentanza.

Deliberazione (delibera): è l’atto collegiale con cui la Giunta o il Consiglio comunale manifestano la propria decisione rispetto a una determinata materia. La deliberazione è il risultato di un procedimento amministrativo che richiede la convocazione e la seduta dell’assemblea (Giunta o Consiglio comunale), la presenza di un segretario che verbalizza la discussione e la votazione. Le deliberazioni vengono pubblicate nel sito ufficiale del Comune di Carbonia (www.comune.carbonia.ci.it), nella sezione Delibere.

Demanio: è l’insieme dei beni immobili che appartengono allo Stato o agli Enti territoriali della Pubblica Amministrazione (per esempio i fiumi, i laghi, le spiagge, le strade, le autostrade, le raccolte dei musei). Il demanio è destinato all’uso pubblico ed è inalienabile, non può cioè essere trasferito (venduto) ad altri.

Deroga: è un’eccezione rispetto ad una regola stabilita. Si parla di deroga quando si applica una norma speciale, al posto di quella generale, poiché lafattispecie (cioè il caso concreto) disciplinata dalla prima è più specifica di quella disciplinata dalla seconda. La legge, (o la norma) speciale deroga alla legge (o alla norma) generale, che non viene eliminata dall’ordinamento giuridico, ma vede semplicemente ridotto il suo ambito di applicazione. La deroga ha efficacia nei confronti di tutti i soggetti.

Determinazione (determina): è un atto amministrativo gestionale e monocratico adottato dal Dirigente o dal Responsabile di un servizio in posizione apicale (vertice). Con la determinazione di solito si impegna una somma, presente nei capitoli del Bilancio Comunale, per l’acquisto di un bene o servizio. Deve contenere l’intestazione, la motivazione dell’atto e il dispositivo, con cui si indica la somma impegnata e il relativo capitolo. Le determinazioni devono essere numerate, datate e firmate dal Segretario comunale o dal Dirigente del servizio che le adotta.

Detrazione fiscale: è la sottrazione dall’imposta (cioè dall’Irpef, che è l’imposta sul reddito delle persone fisiche) lorda di alcune somme che il cittadino ha speso, per stabilire quale sia l’imposta (l’Irpef) netta, che egli deve pagare allo Stato. 
Alcune detrazioni sono stabilite in misura fissa (ad esempio le spese sanitarie possono essere detratte in misura del 19% dell’importo effettivamente speso), altre variano a seconda della situazione personale (per esempio in base al numero dei familiari a carico del contribuente, come i figli).

Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà: è regolamentata dall’articolo 47 del D.P.R. n. 445 del 28.12.2000. È la dichiarazione, che sostituisce l’atto di notorietà, con la quale una persona attesta, agli uffici della Pubblica Amministrazione, di possedere determinati stati o qualità personali oppure attesta fatti, che conosce direttamente e che non possono essere da lui autocertificati (per esempio attesta di essere proprietario di un immobile).

Poiché l’atto di notorietà è l’atto pubblico con il quale una persona rende una dichiarazione davanti ad un funzionario pubblico o al notaio, in presenza di due testimoni, su uno o più fatti giuridici, la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà serve a semplificare le procedure della Pubblica Amministrazione, cioè a renderle più semplici e veloci. L’interessato, infatti, deve soltanto firmare la dichiarazione sostitutiva e allegare una fotocopia del suo documento di identità.

Difensore Civico: è la figura che si occupa di vigilare e intervenire nei casi di cattivo funzionamento degli uffici pubblici, per assicurare il buon andamento, la tempestività, la correttezza e l’imparzialità dell’azione amministrativa. Interviene su richiesta dei cittadini, su iniziativa di associazioni oppure d’ufficio, ossia per indagine spontanea. Ad esempio, il cittadino che non riesce ad avere notizie sullo stato di una sua pratica presso un ufficio della Pubblica Amministrazione, può chiedere l’intervento del Difensore Civico che esaminerà la pratica insieme al funzionario responsabile e fisserà il termine massimo per la sua definizione, tenuto conto delle esigenze di servizio.

Diffida: è l’intimazione con la quale un soggetto invita un altro soggetto a non compiere una determinata azione, illegittima o indesiderata, con l’avvertimento che, se continuerà a compierla, proporrà un’azione legale contro di lui davanti all’autorità competente (giudice di pace, Tribunale o Corecom, quest’ultimo competente per le cause relative ai servizi delle telecomunicazioni).

La formula della diffida è di questo tipo: “Se continuate a fare questa cosa (ad esempio a tempestarmi di telefonate per vendermi prodotti), andrò daun giudice”.

Diffida ad adempiere: secondo quanto disposto dall’articolo 1454 del codice civile, è l’atto con il quale il contraente, adempiente o in procinto di adempiere, intima per iscritto all’altra parte inadempiente (ad esempio al venditore), di adempiere entro un certo termine (non inferiore a 15 giorni), con l’avvertimento che se non lo farà, il contratto si intenderà automaticamente risolto (cioè sciolto) per inadempimento, senza che ci sia bisogno di proporre un’azione legale davanti ad un giudice.

La formula della diffida ad adempiere è di questo tipo: “Se non adempirai entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della presente lettera, il contratto si intenderà senz’altro risolto ai sensi dell’articolo 1454 del codice civile”.

Si può verificare il caso in cui un cittadino rivolga una diffida nei confronti della Pubblica Amministrazione che non risponde ad una sua istanza (domanda). In questo caso il cittadino avverte l’Amministrazione che, in caso di mancata risposta, ricorrerà al giudice amministrativo. Oppure può verificarsi l’opposto quando è la Pubblica Amministrazione a diffidare un cittadino che, ad esempio, trasgredisce le prescrizioni sui limiti alle emissioni sonore (cioè trasgredisce i limiti di rumorosità che le sorgenti sonore devono rispettare per non disturbare le zone limitrofe (confinanti). In questo caso la Pubblica Amministrazione ordina al cittadino di adeguarsi ai limiti di tollerabilità previsti dalla normativa vigente, in modo da contenere i livelli sonori entro valori accettabili.

Difformi: diversi, discordanti dall’originale.

Diniego: rifiuto.

Direttiva comunitaria: è l’atto normativo dell’Unione europea, che il Parlamento europeo e il Consiglio europeo possono adottare per dettare agli Stati membri delle linee di principio in una determinata materia. Puòrivolgersi anche soltanto ad uno o ad alcuni degli Stati membri e deve prevedere un termine entro il quale questi devono darvi attuazione, dettando la disciplina statale di dettaglio.

La direttiva non ha natura autoapplicativa, per cui, per produrre effetti giuridici nell’ordinamento nazionale interno, ha bisogno di essere attuata dagli Stati membri con l’emanazione, appunto, della normativa di dettaglio. Tuttavia, secondo quanto ritenuto dalla Corte di Giustizia europea, le direttive non attuate dagli Stati membri, li obbligano comunque a non emanare norme in contrasto con quanto disposto dalle direttive stesse. Inoltre, fanno sorgere sul giudice nazionale e sugli organi della Pubblica Amministrazione l’obbligo di interpretare il diritto statale in conformità dei principi desumibili dalle direttive stesse.

Dirigente: nella Pubblica Amministrazione è la persona, in possesso di un diploma di laurea, che ha l’incarico di dirigere un ufficio, un dipartimento o un servizio presso lo Stato o altro Ente pubblico, come il Comune.

La laurea è diventata il requisito essenziale per l’accesso alla dirigenza per concorso, nella Pubblica Amministrazione. Di recente è aumentata l’acquisizione, da parte delle Pubbliche Amministrazioni, di competenze dirigenziali dal settore privato, e si sono ampliate le possibilità di accesso alla dirigenza dall’esterno con contratti a tempo determinato.

Ai dirigenti spetta l’adozione degli atti e dei provvedimenti amministrativi (come ad esempio il rilascio di un’autorizzazione o di una concessione), compresi tutti gli atti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno. In particolare, presiedono le commissioni di gara e di concorso e sono responsabili delle relative procedure; si occupano della stipula di contratti; spetta a loro la gestione finanziaria e l’organizzazione degli uffici delpersonale. Sono responsabili in via esclusiva dell’attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati.

Diritto di accesso: secondo quanto disposto dall’articolo 22 della Legge n. 241 del 7.08.1990, è il diritto di tutti i soggetti privati (compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi), che hanno un interesse diretto, concreto e attuale, di vedere e fotocopiare, nei modi e nei limiti fissati dalla legge, quei documenti amministrativi, ai quali è collegata una situazione giuridicamente tutelata.

Ad esempio una persona, risultata non vincitrice di un concorso pubblico, ha il diritto di accesso ai documenti riguardanti la procedura concorsuale, conservati presso gli uffici della Pubblica Amministrazione, per capire per quale motivo sia stato escluso dall’elenco dei vincitori, per curare, quindi, o difendere i propri interessi giuridici.

L’accesso ai documenti amministrativi costituisce un principio generale dell’attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione del cittadino e di assicurare che la Pubblica Amministrazione si comporti in modo imparziale e trasparente.

Il Regolamento che contiene la disciplina (cioè le norme da seguire) in materia di accesso ai documenti amministrativi è il Decreto del Presidente della Repubblica (D.P.R.) n. 184 del 12.04.2006. Sul sito del Comune di Carbonia (www.comune.carbonia.ci.it) è possibile leggere il Regolamento comunale sul diritto di accesso ai documenti.

Diritto di privacy: è il diritto di ogni persona, disciplinato dal Decreto Legislativo n. 196 del 2003 (detto Codice in materia di protezione dei dati personali), alla protezione dei dati personali che la riguardano. Infatti, tutti i soggetti che trattano dati personali, inclusi gli uffici della Pubblica Amministrazione, che per motivi di lavoro trattano i dati personali dei cittadini, devono farlo nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità degli interessati, con particolare riferimento alla riservatezza, all’identità personale e al diritto alla protezione dei dati personali.

In base al principio di necessità, bisogna poi escludere il trattamento di dati personali quando le finalità perseguite dagli uffici possono essere realizzate mediante dati anonimi o modalità, che permettano di identificare l’interessato solo in caso di necessità. Più in generale, quando si parla di diritto di privacy, ci si riferisce alla protezione che l’ordinamento assicura a chi vuole mantenere privata una determinata sfera della sua vita, impedendo agli altri di venirne a conoscenza.

Diritto di proprietà: secondo quanto disposto dall’articolo 832 del codice civile, è il diritto di un soggetto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico.

Discrezionale: che dipende dal criterio di giudizio personale. Il potere discrezionale della Pubblica Amministrazione consiste nella possibilità di scelta tra più comportamenti leciti per il soddisfacimento dell’interesse pubblico individuato dalla norma giuridica.

Discrezionalità tecnica: è un accertamento che la Pubblica Amministrazione compie, nell’ambito di un procedimento amministrativo, utilizzando conoscenze specialistiche relative a concetti opinabili (cioè soggetti ad un giudizio personale, non oggettivo).

Disegno di legge: è il documento che contiene il progetto di una nuova legge, già diviso in articoli. Normalmente è accompagnato da una relazione che ne illustra le motivazioni.

Disimpegnare: liberare qualcuno o qualcosa da un ostacolo, oppure adempiere ad un ufficio, esercitare una funzione. Può anche significare svincolare, come nel caso della determinazione amministrativa con cui è possibile disimpegnare una somma del Bilancio comunale precedentemente impegnata.

Disinfezione: è l’eliminazione dei germi patogeni in un determinato ambiente. Serve, in ambito ospedaliero, ad evitare che l'agente eziologico passi da paziente a paziente, da paziente a personale sanitario e da personale sanitario a paziente. La disinfezione può essere attuata in tre momenti distinti: - durante il decorso della malattia (disinfezione continua) - alla fine della malattia (disinfezione terminale o finale), per eliminare i microorganismi patogeni dall'ambiente nel quale ha soggiornato il malato, come nel caso della disinfezione estemporanea, che si attua ogni volta si sia verificato un caso di malattia infettiva in un ambiente aperto al pubblico (ad esempio scarlattina, meningite cerebro-spinale, poliomielite in scuole,dormitori, ecc.). Esiste anche la disinfezione periodica o straordinaria diambienti in cui è presumibile la circolazione di microrganismi patogeni (per esempio caserme, centri di raccolta, ecc). La disinfezione può essere attuata con mezzi naturali, come ad esempio la luce solare, ed artificiali, come il calore, i raggi ultravioletti, l’alcol etilico e lo iodio.

Dispositivo: è la parte di un atto amministrativo, nella quale la Pubblica Amministrazione esprime la propria decisione (ad esempio quella di rilasciare una concessione edilizia), che deriva da quanto è stato esposto nel preambolo e nella motivazione. Si parla di dispositivo anche a proposito di una sentenza: in questo caso è la parte in cui il giudice enuncia le proprie decisioni (ad esempio di condanna o assoluzione, nel caso si tratti di un processo penale).

Domicilio: secondo quanto disposto dall’articolo 43 del codice civile, è il luogo in cui una persona ha stabilito la base principale dei suoi affari e interessi economici (per esempio il luogo in cui lavora, che può essere diverso dal luogo in cui ha la residenza, che è invece il luogo in cui una persona ha la dimora abituale, cioè nel quale abita di solito).

Domicilio fiscale: è il Comune presso la cui anagrafe le persone fisiche, residenti in Italia, risultano iscritte, cioè è il Comune presso il quale, chi risiede in Italia, ha la residenza. Questo secondo quanto disposto dall’articolo 58 del D.P.R. n. 600 del 29.09.1973, per l’applicazione delle imposte sui redditi che i cittadini (contribuenti) devono pagare. In base a quanto disposto dal successivo articolo 59 del citato D.P.R. n. 600/1973, in deroga a quanto disposto dall’articolo precedente, l’amministrazione finanziaria può stabilire il domicilio fiscale della persona fisica, nel Comune dove il soggetto svolge in modo continuativo la principale attività di lavoro.

L’amministrazione finanziaria può, inoltre, consentire al cittadino (contribuente), che presenti una motivata richiesta, di scegliere (di eleggere, nel linguaggio giuridico) il suo domicilio fiscale in un Comune diverso da quello in cui risiede.

Dominio: è la sequenza di caratteri alfabetici che individua l’indirizzo di una pagina web (ad esempio www.comune.carbonia.ci.it). A questa sequenza, più facile da ricordare, corrisponde una stringa numerica che associa l’indirizzo alla pagina della rete corrispondente.

Il dominio è diviso in due parti: il dominio di primo livello, che indica la nazione (“.it” per l’Italia) o il settore di appartenenza del provider (“.gov”per un provider che gestisce informazioni di carattere statale, “.com”commerciale) e il dominio di secondo livello, cioè la parte centrale tra “www” e “.it”. Il sottodominio è, invece, un’ulteriore specifica dell’indirizzo. Non può esistere un dominio uguale a un altro.

Download: è l’operazione con la quale dei file di vario genere (audio, video, testo) vengono scaricati, cioè trasferiti da un sito web di internet sul disco rigido del proprio computer o su un’altra periferica. Per eseguire questa operazione è necessario essere connessi a internet. Spesso, i file che si vogliono scaricare vengono compressi, cioè se ne riducono le dimensioni, per ridurre il tempo di scaricamento. Una volta scaricato, per poter essere utilizzato, il file dovrà però essere decompresso.

Driver: è un programma informatico che permette a un computer di riconoscere e far funzionare correttamente dispositivi esterni ad esso collegati (come stampante, mouse, chiave usb). I driver sono anche un mezzo di diffusione dei sistemi operativi.

Dvd (digital versatile disk): è un supporto informatico di tipo ottico, per la memorizzazione di dati, in grado di contenere almeno 4,7 gigabyte. La sua capienza è di gran lunga superiore rispetto a quella di un cd. Possono essere di sola lettura (per esempio quelli che contengono un film) o di scrittura. I tre principali campi di applicazione del DVD sono: il DVD-Video, che contiene film, in sostituzione della videocassetta; il DVD-Audio, che sostituisce il CD Audio, grazie ad una maggiore fedeltà e capacità; il DVD-ROM, che sostituisce il CD-ROM.

Giovedì, 21 Febbraio 2019 12:05

Dizionario del cittadino - lettera C

C

Canone: è la somma di denaro che si deve pagare periodicamente per l’uso di un bene. Sono esempi di canone:

  1. il canone di affitto, previsto dall’articolo 1639 del codice civile;

  2. il canone, previsto dall’articolo 960 del codice civile, che l’enfiteuta (cioè colui che riceve in concessione un fondo, ossia un terreno) deve pagare al proprietario del terreno;

  3. il canone, previsto dall’articolo 2774 del codice civile, che i concessionari di acque pubbliche o di acque derivate da canali demaniali devono pagare allo Stato;

  4. il canone televisivo.

Canone di occupazione permanente del suolo pubblico: secondo quanto disposto dall’articolo 38 del Decreto Legislativo n. 507 del 15.11.1993, sono soggette alla tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, ad esempio le occupazioni di qualsiasi natura effettuate nelle strade, nei corsi, nelle piazze e, comunque, sui beni appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile dei comuni.

Secondo quanto disposto dal successivo articolo 42, comma 1, lettera a), sono permanenti le occupazioni stabili (con o senza manufatti o impianti), effettuate in seguito al rilascio di un atto di concessione, aventi, comunque, una durata non inferiore all’anno.

Secondo quanto disposto, invece, dall’articolo 63, comma 1, del Decreto Legislativo n. 446 del 15.12.1997, i Comuni possono escludere l’applicazione, nel proprio territorio, della suddetta tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, prevedendo che l’occupazione, sia permanente che temporanea, di strade, aree e relativi spazi soprastanti e sottostanti appartenenti al proprio demanio o patrimonio indisponibile, comprese le aree destinate a mercati anche attrezzati, sia assoggettata, in sostituzione della tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, al pagamento di un canone da parte del titolare della concessione, determinato nello stesso atto di concessione in base a tariffa. Il pagamento del canone può essere anche previsto per l’occupazione di aree private soggette a servitù di pubblico passaggio costituita secondo la legge.

Il Regolamento comunale per l’applicazione del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP) è consultabile nel sito www.comune.carbonia.ci.it, nella sezione Statuto e Regolamenti.

Canone di occupazione temporanea del suolo pubblico: secondo quanto disposto dall’articolo 38 del Decreto Legislativo n. 507 del 15.11.1993, sono soggette alla tassa per l’occupazione di spazi e areepubbliche, ad esempio le occupazioni di qualsiasi natura effettuate nelle strade, nei corsi, nelle piazze e, comunque, sui beni appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile dei comuni.

Secondo quanto disposto dal successivo articolo 42, comma 1, lettera b), sono temporanee le occupazioni di durata inferiore all’anno.

Secondo quanto disposto, invece, dall’articolo 63, comma 1, del Decreto Legislativo n. 446 del 15.12.1997, i Comuni possono escludere l’applicazione, nel proprio territorio, della suddetta tassa per l’occupazione dispazi e aree pubbliche, prevedendo che l’occupazione, sia permanente che temporanea, di strade, aree e relativi spazi soprastanti e sottostanti appartenenti al proprio demanio o patrimonio indisponibile, comprese le aree destinate a mercati anche attrezzati, sia assoggettata, in sostituzione della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, al pagamento di un canone da parte del titolare della concessione, determinato nello stesso atto di concessione in base a tariffa. Il pagamento del canone può essere anche previsto per l’occupazione di aree private soggette a servitù di pubblico passaggio costituita secondo la legge.

Il Regolamento comunale per l’applicazione del canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (COSAP) è consultabile nel sito www.comune.carbonia.ci.it, nella sezione Statuto e Regolamenti.

Carta dei servizi pubblici: è il documento con cui la Pubblica Amministrazione informa i propri utenti dei servizi offerti, impegnandosi a rispettare determinati standard qualitativi e quantitativi, con l’intento di monitorare e migliorare le modalità di fornitura e somministrazione dei servizi stessi. Indica i tempi, le modalità e le strutture con cui il servizio viene attuato, i diritti dei cittadini - utenti riguardo alla fruizione dei servizi e gli obiettivi che si vogliono raggiungere.

La Carta dei servizi pubblici: è uno degli strumenti fondamentali con cui si attua il principio di trasparenza, attraverso la esplicita dichiarazione dei diritti e dei doveri sia del personale, sia degli utenti.

Questa materia è regolata dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27.01.1994, che ha fissato i principi ai quali deve essere progressivamente uniformata l’erogazione dei servizi pubblici, erogati direttamente dalle Pubbliche Amministrazioni o svolti in regime di concessione, a tutela dei cittadini che ne possono beneficiare e nel rispetto delle esigenze di efficienza e imparzialità cui l’erogazione deve uniformarsi.

L’articolo 54 ter, comma 1, lettera a), della Finanziaria 2008 (recante norme per la tutela degli utenti dei servizi pubblici locali), ha previsto l’obbligo per l’ente locale, gestore di un servizio, di emanare una ”Carta della qualità dei servizi”.

Carta di identità: è il documento di riconoscimento di ciascun cittadino. Può essere richiesta presso lo sportello Anagrafe del Front Office del Comune di Carbonia, in Piazza Roma, sotto il portico.

Cartella: in ambito informatico, è un raccoglitore virtuale. I file presenti in ciascun computer possono essere raggruppati e raccolti in cartelle, secondo il criterio logico preferito.

Catalogo: è un allegato al Piano di Riqualificazione e Recupero del Comune di Carbonia ed è uno degli strumenti fondamentali per la sua attuazione. Contiene l’insieme delle testimonianze architettoniche della città e dei nuclei di fondazione. Al suo interno gli edifici sono definiti come “monumenti urbani” (ad esempio gli alberghi operai) ed “edifici testimone” (edifici originali privi di modifiche), a seconda che appartengano alla categoria delle attrezzature pubbliche o a quella delle tipologie residenziali.

Catasto: è costituito dall’insieme dei documenti, mappe ed atti, che elencano e descrivono i beni immobili che si trovano in un determinato Comune, con l’indicazione del luogo, del confine, del nome dei proprietari e delle rendite catastali.

È gestito dall’Agenzia del territorio e dai Comuni che hanno scelto di esercitare le funzioni catastali ad essi attribuite da apposite convenzioni.

Categoria protetta: è l’insieme delle persone diversamente abili (lo sono, ad esempio, i non vedenti) o delle persone alle quali la legge riconosce una condizione di svantaggio (è riconosciuta, ad esempio, agli orfani del lavoro o di guerra). In particolare, sono categorie protette disciplinate dalla Legge n. 68 del 12.03.1999 (sulle norme per il diritto al lavoro dei disabili), gli invalidi civili, gli invalidi del lavoro, i non vedenti, i sordomuti, gli invalidi di guerra e gli invalidi per servizio. Tale legge obbliga i datori di lavoro pubblici e privati ad assumere nel proprio organico una determinata quota di lavoratori iscritti alle categorie protette. L’accertamento delle condizioni di disabilità e dei requisiti per l’iscrizione alle categorie protette è effettuato da apposite commissioni. Costituiscono, inoltre, categorie protette ad esempio i superstiti e gli orfani delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, e i profughi.

CEE: è la Comunità economica europea, istituita con il Trattato di Roma il 25.03.1957, entrato in vigore il 1° gennaio 1958. Successivamente ha cambiato denominazione ed è divenuta CE (Comunità europea), secondo quanto stabilito dal Trattato sull’Unione Europea (firmato a Maastricht il 7.02.1992 ed entrato in vigore il 1° novembre 1993), che ha istituito, appunto, l’Unione Europea (UE).

La CE (Comunità europea) è il primo dei tre pilastri sui quali si basa la UE (Unione europea). Gli altri due pilastri sono la CECA (Comunità europea del carbone e dell’acciaio) e l’EURATOM (Comunità europea dell’energia atomica).

Quando, invece, tutti e 27 gli Stati membri ratificheranno il Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa (firmato a Roma il 29.10.2004), ed entrerà quindi in vigore la Costituzione per l’Europa, ci sarà una nuova definizione dell’Unione europea, che sostituirà le attuali “Comunità europea” e “Unione europea”.

Certificato: il certificato amministrativo è il documento rilasciato in forma scritta dalla Pubblica Amministrazione, con cui la stessa dichiara di conoscere determinati stati, qualità personali e fatti contenuti in albi, elenchi o registri pubblici o comunque accertati da soggetti titolari di funzioni pubbliche (per esempio, la Pubblica Amministrazione può certificare che una persona è nata, che è in vita, che abita in un certo luogo, che è sposata, che ha dei figli o che è morta).

Secondo l’articolo 1, comma 1, lettera f), del Decreto del Presidente della Repubblica (D.P.R.) n. 445 del 28.12.2000, che contiene la definizione di certificato amministrativo, esso svolge funzione di ricognizione, riproduzione o partecipazione a terzi degli stati, qualità personali o fatti, sopra descritti.

Tale decreto stabilisce, inoltre, i casi in cui i privati possono presentare, al posto del certificato, una dichiarazione sostitutiva di certificazione o una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (vedi le spiegazioni di questi termini).

Chat: è un servizio che permette di scambiarsi in diretta messaggi di testo, scritti con la tastiera del computer, attraverso internet. Più persone lontane, attraverso un computer connesso ad internet, si collegano così ad uno stesso sito e discutono tra loro in tempo reale.

Cinque per mille (5x1000): è la quota della propria imposta Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche) che ogni cittadino (contribuente) può destinare a sostegno del proprio Comune di residenza o di enti che svolgono attività socialmente rilevanti (ad esempio associazioni di volontariato, ricerca scientifica, sanitaria o universitaria), semplicemente indicando, nella propria dichiarazione dei redditi, il codice fiscale dell’ente prescelto (per il Comune di residenza non è necessario indicarlo).

Non comporta alcun costo aggiuntivo per il cittadino, in quanto all’ente prescelto viene destinata direttamente una quota dell’Irpef, cioè una parte di quella totale, che comunque il cittadino avrebbe dovuto pagare allo Stato.

Class action: è l’azione risarcitoria di classe che le associazioni di consumatori e utenti possono utilizzare come strumento di tutela collettiva, al fine di ottenere la cessazione del comportamento lesivo e il risarcimento dei danni subiti dai singoli consumatori e utenti, a causa di un comportamento lesivo e scorretto posto in essere da qualunque soggetto pubblico o privato che entri in contatto con gli stessi. È stata introdotta nel Codice del consumo, che è il testo di riferimento in materia di diritti dei consumatori e degli utenti di servizi pubblici o privati.

Clausole vessatorie: secondo quanto disposto dall’articolo 33 del Decreto Legislativo n. 206 del 6.09.2005 (detto Codice del consumo), sono le clausole presenti nei contratti conclusi tra il consumatore e il professionista che determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto. Si dividono in 4 gruppi: quelle che prevedono limitazioni all’obbligo di adempimento da parte del professionista, deroghe al principio di immodificabilità del contratto, deroghe ai principi sul consenso e limitazioni alle difese del consumatore o forme di autotutela del professionista.

CNCU (Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti): è l’organo statale deputato alla tutela dei consumatori istituito presso il Ministero dello sviluppo economico, che rappresenta 18 associazioni dei consumatori e degli utenti (Acu, Adiconsum, Aduc, Adusbef, Altroconsumo, Asso Consum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Centro Tutela Consumatori e Utenti di Bolzano, Cittadinanza, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori).

Co.Co.Co.: significa collaborazione coordinata e continuativa. È una forma di contratto di lavoro atipico, utilizzato dalle Pubbliche Amministrazioni. Il lavoratore svolge la sua attività prevalentemente per uno stesso datore di lavoro, con il quale però non ha vincoli di subordinazione.

Co.Co.Pro.: significa collaborazione coordinata a progetto. È una forma di contratto di lavoro atipico, utilizzato nelle aziende private. Il lavoratore svolge la sua attività prevalentemente per uno stesso datore di lavoro, con il quale però non ha vincoli di subordinazione. Il contratto si conclude con il completamento del progetto, oggetto del contratto.

Codice del consumo: è il contenuto del Decreto Legislativo n. 206 del 6.09.2005, testo di riferimento in materia di diritti dei consumatori e degli utenti di servizi pubblici o privati.

Comma: è ogni singolo capoverso di un articolo di legge, di regolamento, di contratto. Un articolo può quindi essere suddiviso in più commi, normalmente contraddistinti da un numero progressivo (1, 2, 3, ecc.).

A sua volta, ogni comma può essere suddiviso in più parti, contraddistinte da lettere dell’alfabeto (ad esempio, l’articolo 1, comma 1, lettera f), del Decreto del Presidente della Repubblica (D.P.R.) n. 445 del 28.12.2000, che contiene la definizione di certificato amministrativo.

Commissario ad acta: è un funzionario pubblico che viene nominato dal giudice amministrativo, nell’ambito del giudizio di ottemperanza, al fine di emanare i provvedimenti che l’Amministrazione, risultata perdente in un ricorso amministrativo, avrebbe dovuto emanare in conformità alla sentenza del giudice amministrativo e che, invece, non ha emanato.

Commissione europea: è l'organo che rappresenta e tutela gli interessi dell'Unione europea (UE) nel suo insieme. Può proporre atti legislativi per difendere gli interessi della UE e dei suoi cittadini nelle questioni che non possono essere gestite efficacemente a livello nazionale; stabilisce le priorità di spesa a lungo termine dell’UE; prepara un bilancio annuale da far approvare al Parlamento e al Consiglio europeo; controlla come i fondi stanziati dalla UE vengono spesi; verifica che ogni paese membro applichi il diritto della UE (es. direttive), negozia accordi internazionali per conto della UE. La designazione del Presidente e dei Commissari (uno per ogni paese della UE) è soggetta all’approvazione del Parlamento europeo.

Committente: è il soggetto appaltante, ossia colui che commissiona un lavoro, un servizio o una fornitura dietro pagamento di denaro, al soggetto appaltatore che assume l’obbligo di compiere in suo favore l’opera, il servizio o la fornitura.

Può essere una persona fisica nel caso di un lavoro privato, o una persona giuridica (ad esempio un Comune) nel caso di un appalto pubblico.

Community: nel settore delle nuove tecnologie, è un gruppo di persone che condivide uno stesso interesse. Il gruppo si conosce e continua a scambiarsi informazioni sull’argomento di interesse esclusivamente on-line, scrivendo su un forum o in chat.

Comodato gratuito: secondo quanto disposto dall’articolo 1803 del codice civile, è il contratto con il quale il proprietario consegna ad un altro soggetto gratuitamente un bene mobile o immobile per un determinato periodo di tempo. Chi utilizza un bene in comodato è obbligato a restituirlo nelle stesse condizioni nelle quali lo ha ricevuto. Il comodato può essere interrotto in qualunque momento se il legittimo proprietario lo decide.

Comune:

a) è l’ente locale che governa un territorio e una popolazione limitati, normalmente quelli di una città, di un paese o di un raggruppamento di paesi. Ha autonomia regolamentare e finanziaria. È retto da un Sindaco, eletto direttamente dai cittadini di quel territorio, dalla Giunta, nominata dal Sindaco, e dal Consiglio Comunale

b) è il territorio nel quale governano uno stesso Sindaco, una stessa Giunta e uno stesso Consiglio.

Il Comune si occupa principalmente dell’amministrazione e dell’uso dei beni del Comune, degli orari di apertura e chiusura dei negozi, della disciplina del traffico, delle fognature, della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, delle pubbliche affissioni, dell’organizzazione dei cimiteri, delle farmacie comunali, dell’igiene del suolo, dell’edilizia scolastica per le scuole elementari e medie, delle piscine e dei servizi igienici pubblici. Promuove, inoltre, attività culturali, artistiche e sportive, assicura il diritto allo studio (organizzando ad esempio mense, trasporti scolastici e corsi di istruzione per adulti), istituisce asili nido e altri istituti d’istruzione.

Comunicato stampa: è il testo, generalmente di una o due pagine, con il quale un ente comunica a giornalisti ed esperti di comunicazione le proprie iniziative e novità su servizi e prodotti. Viene di solito redatto da chi si occupa della comunicazione dell’ente e riporta tutte le informazioni utili per realizzare articoli inerenti la notizia che l’ente intende comunicare.

Viene spesso utilizzato per far pervenire ai media (organi di informazione) dichiarazioni, rettifiche e precisazioni da parte di politici ed altri soggetti della Pubblica Amministrazione.

Come un articolo di giornale, è costituito da un titolo e da una sintesi della notizia, dal testo della notizia (che deve riportare informazioni chiare e attendibili), e dai riferimenti all’emittente, cioè a chi ha scritto il comunicato e lo diffonde, per permettere a chi lo riceve di richiedere eventuali ulteriori informazioni.

Comunicazione esterna: è l’insieme di strumenti (per esempio campagne pubblicitarie e newsletter) che un’organizzazione pubblica o privata usa per comunicare informazioni ai cittadini o a utenti esterni. Obiettivo della comunicazione esterna è comunicare servizi e opportunità, illustrare le novità di riforme e norme, avviare campagne di sensibilizzazione, comunicare l’identità dell’organizzazione a chi ancora non la conosce, creare un dialogo costruttivo con i destinatari.

Comunicazione interna: è l’insieme di strumenti, per esempio circolari o house organ (pubblicazioni simili ad un magazine) che un’organizzazione pubblica o privata usa per comunicare informazioni ai componenti dell’organismo stesso.

Con la Legge n. 150 del 7.06.2000 è stata riconosciuta apertamente, per la prima volta, l’importanza della comunicazione interna nelle Pubbliche Amministrazioni (P.A.), al fine di coinvolgere maggiormente le risorse umane nel processo di gestione e cambiamento delle Pubbliche Amministrazioni. Obiettivo della comunicazione interna è, infatti, diffondere la consapevolezza dei processi dell’organizzazione e favorire la partecipazione dei dipendenti, facilitando lo scambio di informazioni e conoscenze secondo flussi orizzontali e verticali, e contribuendo alla coesione dell’apparato organizzativo. Essa permette all’organizzazione di capire ciò che accade al suo interno, di perseguire i massimi livelli di efficacia e di efficienza e di definire la propria identità. Grazie alla comunicazione interna, migliora anche la qualità dei servizi, si rafforza il senso di appartenenza dei dipendenti all’ente pubblico o privato presso il quale lavorano, si supporta il cambiamento e lo sviluppo della cultura organizzativa e si favorisce il miglioramento delle relazioni tra colleghi.

La Legge n. 150 del 7.06.2000, sulla comunicazione pubblica, prevede inoltre una più stretta integrazione tra attività di comunicazione interna e attività di comunicazione esterna, che favorisce una moltiplicazione delle occasioni di contatto bidirezionale tra Pubbliche Amministrazioni e cittadini-utenti. Infatti, in linea con il concetto di Amministrazione condivisa, il cittadino-utente non è più visto come un soggetto esterno ed estraneo all’attività organizzativa degli enti pubblici, ma come parte integrante del processo di erogazione dei servizi. Ciò in quanto si spiega in modo chiaro e completo al cittadino come funziona l’organizzazione della P.A. e cosa fanno le P.A., e si migliorano le prestazioni della P.A., raccogliendo lamentele, consigli, pareri, apprezzamenti da parte del cittadino che vengono integrati nel processo organizzativo della stessa P.A. (che in questo modo può rapidamente ed efficacemente mettere a punto, cambiare ciò che non va bene nell’erogazione di alcuni servizi).

Comunicazione istituzionale: è il sistema di comportamenti con cui un organo pubblico o un Ente (come ad esempio il Comune), nell’ambito delle proprie funzioni istituzionali, comunica informazioni sulla propria attività, in modo intenzionale e consapevole, al fine di garantire il buon funzionamento dell’istituzione stessa e di perseguire la sua missione istituzionale1. È disciplinata da normativa ordinaria (leggi ordinarie), in linea con i principi enucleati ed enunciati dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale.

Le finalità delle attività di comunicazione istituzionale sono quelle indicate dall’articolo 1, comma 5, della Legge n. 150 del 7.06.2000 (che disciplina le attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni) e cioè:

  1. illustrare e favorire la conoscenza delle disposizioni normative, al fine di facilitarne l’applicazione;

  2. illustrare le attività delle istituzioni e il loro funzionamento;

  3. favorire l’accesso ai servizi pubblici, promuovendone la conoscenza;

  4. promuovere conoscenze allargate e approfondite su temi di rilevante interesse pubblico e sociale;

  5. favorire processi interni di semplificazione delle procedure e di modernizzazione degli apparati, nonché la conoscenza dell’avvio e del percorso dei procedimenti amministrativi;

  6. promuovere l’immagine delle amministrazioni, nonché quella dell’Italia, in Europa e nel mondo, conferendo conoscenza e visibilità ad eventi d’importanza locale, regionale, nazionale e internazionale;

La comunicazione istituzionale comprende, dunque, la comunicazione interna ed esterna ed è caratterizzata da un rapporto di reciprocità e scambio tra l’Ente che invia le informazioni e il destinatario che le riceve.

I limiti, espressamente previsti, che la comunicazione istituzionale deve rispettare sono il segreto di Stato, il segreto d’ufficio, la tutela della riservatezza dei dati personali e i comportamenti richiesti dalle carte deontologiche.

Secondo quanto stabilito dall’articolo 29, comma 6, della Legge n. 81 del 1993, i Comuni non possono in modo assoluto svolgere attività di propaganda di qualsiasi genere, sebbene inerente alla loro attività istituzionale, sia nei 30 giorni precedenti, sia durante la campagna elettorale per l’elezione del Sindaco. Questo perché si presume che la dimensione del collegio elettorale implichi l’inevitabile commistione tra comunicazione istituzionale e comunicazione politica. Per lo stesso motivo, l’articolo 9 della Legge n. 28 del 22.02.2000 vieta alle Pubbliche Amministrazioni di svolgere attività di comunicazione istituzionale in periodo elettorale, proprio per evitare il rischio di un suo uso strumentale.

Concernente: che riguarda.

Concessione amministrativa: è un provvedimento amministrativo con cui la Pubblica Amministrazione attribuisce ex novo (cioè per la prima volta) a privati un potere, ad esempio:

  1. quello di esercitare pubblici servizi di linea per il trasporto di persone o di cose (previsto dall’articolo 1679 del codice civile);

  2. quello di usufruire di un bene pubblico (ad esempio di sfruttare una miniera o le acque pubbliche);

  3. quello di costruire (concessione edilizia);

  4. quello di esercitare una determinata attività, per la quale la legge limita il numero di esercenti (ad esempio di aprire una farmacia). Secondo quanto disposto dall’articolo 2084 del codice civile, la legge determina le categorie d’imprese il cui esercizio è subordinato a concessione o autorizzazione amministrativa;

  5. oppure un determinato status (ad esempio la concessione della cittadinanza).

Concessione edilizia: è il provvedimento amministrativo rilasciato dal Responsabile del Servizio che legittima le trasformazioni urbanistiche ed edilizie del territorio comunale, eseguite da Enti Pubblici o da privati, ad eccezione degli interventi soggetti ad Autorizzazione Edilizia/DIA e degli interventi finalizzati all’attività produttiva, di competenza del SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive). In Sardegna è disciplinato dalla Legge n. 380 del 2001 e dalla Legge Regionale n. 23 del 1985.

Il permesso di costruire è rilasciato al proprietario dell’immobile o a chi abbia titolo per richiederlo, in conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici. È trasferibile e non incide sulla titolarità della proprietà o di altri diritti reali relativi agli immobili realizzati per effetto del suo rilascio. È irrevocabile e, salvo alcuni casi previsti dalla normativa vigente, è onerosa (prevede un pagamento).

La domanda per il rilascio della concessione edilizia, sottoscritta dai soggetti legittimati, va presentata allo Sportello Unico Edilizia (S.U.E.), presso il Front Office del Comune di Carbonia, insieme all’attestazione del titolo di legittimazione, agli elaborati progettuali, nonché all’autocertificazione sulla conformità del progetto alle norme igienico-sanitarie, nel caso in cui il progetto riguardi interventi di edilizia residenziale e la verifica di tale conformità non comporti valutazioni tecnico-discrezionali.

Nel permesso di costruire sono indicati i termini di inizio e di ultimazione dei lavori, scaduti i quali deve essere richiesta e ottenuta una nuova concessione.

Conciliare: significa mettere d’accordo le parti processuali e, quindi, far venir meno la materia del contendere. Prima, secondo quanto disposto dall’articolo 410 del codice di procedura civile, se un dipendente, ritenendosi danneggiato da un atto o da un comportamento del datore di lavoro, voleva far valere le proprie ragioni nei confronti del datore di lavoro, doveva obbligatoriamente tentare di arrivare ad una conciliazione con il datore di lavoro, innanzi alla Commissione di conciliazione, istituita in ogni Provincia presso la Direzione provinciale del lavoro.

Se il tentativo di conciliazione falliva, allora poteva difendere le proprie ragioni in giudizio, davanti al Giudice del lavoro. Ora, dopo la Legge n. 183 del 2010, il tentativo di conciliazione non è più obbligatorio e le parti possono ricorrere direttamente al Giudice del lavoro.

Conciliare una contravvenzione significa, invece, pagare immediatamente, all’autorità competente, un’ammenda (è una pena pecuniaria, cioè una somma di denaro da pagare, ad esempio allo Stato).

Concorso pubblico: è la principale forma di selezione, con la quale gli enti della Pubblica Amministrazione scelgono le persone da assumere. Secondo quanto disposto dall’articolo 97, comma 3, della Costituzione, agli impieghi nelle Pubbliche Amministrazioni si accede, infatti, mediante concorso, tranne che nei casi stabiliti dalla legge. Consiste in una valutazione obiettiva del merito dei candidati, accertato mediante l’esame dei titoli o mediante prove selettive. Normalmente un concorso prevede una prova scritta, una prova orale e la valutazione del curriculum. I bandi di concorso nazionali sono resi noti mediante la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana o sul Bollettino Ufficiale della Regione, alla quale appartiene l’ente che bandisce il concorso. Quelli del Comune di Carbonia, generalmente, tramite il sito ufficiale e la newsletter.

Conferenza di servizi: in base a quanto previsto dall’articolo 49 del Decreto Legge n. 78 del 31.05.2010, ha lo scopo di semplificare l’attività della Pubblica Amministrazione, velocizzando la conclusione di alcuni procedimenti amministrativi. Secondo quanto stabilito dall’articolo 14 della Legge n. 241 del 7.08.1990, l’Amministrazione che ha iniziato un procedimento amministrativo può indire una conferenza (un incontro) di servizi quando è opportuno esaminare i vari interessi pubblici coinvolti nel procedimento (ad esempio la tutela della salute e della pubblica incolumità, la tutela paesaggistico - territoriale e la tutela ambientale). È sempre indetta, invece, quando ad esempio l’Amministrazione procedente, per poter emanare il provvedimento finale, deve acquisire intese, nulla osta o assensi di altre amministrazioni pubbliche e, dopo averli richiesti alle amministrazioni competenti, non li ottiene.

Conferenza stampa: è uno strumento di comunicazione esterna che l’ente utilizza per divulgare notizie di notevole rilevanza. È infatti convocata dall’Amministrazione comunale per incontrare i mass media (gli organi di informazione) in modo da far arrivare ai cittadini, tramite giornali, radio, televisioni e siti web, le notizie più importanti su argomenti di particolare interesse. Può riguardare argomenti molto differenti, come la presentazione dei risultati del lavoro svolto dall’Amministrazione o la presentazione della stagione teatrale o di spettacolo.

Conguaglio: è l’operazione con la quale un ente restituisce o richiede al cittadino una somma di denaro per regolare un conto che inizialmente non è stato pagato nella giusta misura.

Consiglio comunale: è l’organo del Comune che determina l’indirizzo politico amministrativo e ne controlla l’attuazione. Il Consiglio comunale di Carbonia è formato da 40 Consiglieri e la sua composizione rispecchia l’orientamento politico dei cittadini che rappresenta. Il Consiglio approva bilanci, piani finanziari, programmi, lo Statuto e la maggior parte dei Regolamenti del Comune. Un Consiglio comunale resta in carica cinque anni ed è rappresentato dal Presidente che ne dirige i lavori, assicura l’ordine delle sedute e proclama i risultati delle votazioni.

Consiglio dell’Unione Europea (UE): il Consiglio dell'Unione europea (detto anche Consiglio UE) è il principale organo legislativo e decisionale dell'Unione europea. Con il Parlamento europeo approva la legislazione dell’UE, prendendo la decisione finale sulle proposte legislative presentate dalla Commissione europea; coordina le politiche economiche generali dei paesi membri, firma accordi internazionali; approva il bilancio dell’UE; sviluppa una politica estera e di difesa comune della UE; coordina la cooperazione fra i tribunali e le forze di polizia nazionali dei paesi membri.

Non ci sono membri fissi. In occasione di ogni riunione, si incontrano i ministri degli Stati membri responsabili della materia trattata, come ad esempio delle questioni ambientali.

Consiglio di Stato: secondo quanto disposto dall’articolo 100 della Costituzione, è sia un organo di consulenza giuridico-amministrativa che emana pareri (è infatti un organo ausiliario del Governo ed è anche il supremo organo di consulenza giuridico-amministrativa del Presidente della Repubblica, che decide di accogliere o respingere i ricorsi straordinari proposti dai cittadini nei confronti della Pubblica Amministrazione, in conformità del parere espresso dal Consiglio di Stato) sia un organo di tutela della giustizia nell’amministrazione, che emana sentenze. Infatti, secondo quanto disposto dal successivo articolo 103 della Costituzione, è un organo di giustizia amministrativa che ha giurisdizione per la tutela, nei confronti della Pubblica Amministrazione, degli interessi legittimi e dei diritti soggettivi dei privati (questi ultimi in particolari materie indicate dalla legge). In particolare, secondo quanto disposto dall’articolo 6, comma 1, del Decreto Legislativo n. 104 del 2.07.2010 è organo di ultimo grado della giurisdizione amministrativa.

Contenzioso: è l'insieme delle controversie legali tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione, che formano l’oggetto di un ricorso. La parte lesa (che ritiene di aver subito un danno a causa di un comportamento o di un atto della Pubblica Amministrazione), per far valere le proprie ragioni, presenta ricorso all’organo competente, che è il Tar, nel caso di ricorso giurisdizionale, o il Presidente della Repubblica, in caso di ricorso straordinario.

Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL): è l’accordo con il quale i rappresentanti dei datori di lavoro e i rappresentanti dei lavoratori(che sono generalmente le associazioni sindacali di categoria) di uno stesso settore (ad esempio trasporti, pubblico impiego, commercio, o industria) stabiliscono il contenuto minimo essenziale dei contratti individuali di lavoro, che va rispettato per ogni lavoratore (per esempio lo stipendio minimo e l’orario di lavoro).

Contravventore: è colui che ha commesso una o più contravvenzioni. Più correntemente, è colui che contravviene al disposto di una norma in generale o colui che ha commesso un’infrazione al Codice della strada.

Oltre a queste pene, l’articolo 19 del codice penale prevede delle pene accessorie per punire chi ha commesso contravvenzioni, come la sospensione dall’esercizio di una professione (articolo 35 del codice penale) o la sospensione dall’esercizio degli uffici direttivi delle persone giuridiche (articolo 35 bis del codice penale).

Contravvenzione: secondo quanto disposto dall’articolo 39 del codice penale, la contravvenzione è un reato.

Secondo quanto stabilito dall’articolo 17, comma 2, del codice penale, chi commette una contravvenzione è punito con la pena dell’arresto (pena detentiva) o dell’ammenda (è una pena pecuniaria, cioè una somma da pagare ad esempio allo Stato, diversa dalla multa che è, invece, la pena pecuniaria prevista per chi commette un delitto).

Copia conforme: è la copia di un atto o di un documento emesso da una Pubblica Amministrazione o da un pubblico ufficiale, resa valida, ai fini giuridici, da un’attestazione (rilasciata da un pubblico ufficiale autorizzato dalla legge) di perfetta corrispondenza all’originale.

CORECOM (Comitato Regionale per le Comunicazioni): è l’organo di gestione, garanzia e controllo del sistema della comunicazione e dei media in ambito regionale. Si occupa in particolare dell’aggiornamento della banca dati delle emittenti radiofoniche e televisive, vigila sul rispetto delle leggi da parte dei media e sulla corretta informazione ai cittadini, sostiene lo sviluppo del settore attraverso concessione di fondi previsti dalla normativa regionale e statale, realizza pubblicazioni e iniziative di studio nel settore dei media. Alcuni Corecom si occupano, gratuitamente, di assistere i cittadini nelle controversie con le diverse compagnie telefoniche.

Corte di giustizia delle Comunità europee: è l’organo che assicura il rispetto, l’interpretazione e l’applicazione uniforme del diritto comunitario in ogni paese membro dell’Unione europea. Ha sede a Lussemburgo.

È composta da un numero di giudici pari al numero degli stati membri. Vigila affinché gli Stati membri agiscano conformemente alle norme comunitarie ed ha il potere di giudicare le controversie tra Stati membri, istituzioni comunitarie, imprese e cittadini. Può riunirsi in sezioni (da tre a cinque giudici), in grande sezione (tredici giudici) o in seduta plenaria.

Credito formativo: è un valore che viene attribuito ad un’attività di formazione, sia scolastica (come un corso universitario o un master post laurea), sia professionale che individuale (come un tirocinio di lavoro o un’esperienza di volontariato). I crediti formativi vengono riconosciuti dall’ente nel quale si svolge l’attività e consentono di rendere esplicito il percorso formativo e l’esperienza maturata. In alcuni campi, per esempio nei corsi di laurea universitari, è necessario raggiungere un determinato numero di crediti per essere ammessi all’esame di laurea finale.

Customer satisfaction: è la soddisfazione di un utente (ad esempio del cittadino) per un servizio (o un prodotto) offerto da un ente pubblico (ad esempio dal Comune) o privato. Di norma viene misurata attraverso sondaggi o interviste che permettono all’ente, che eroga un servizio (o fornisce un prodotto), di confrontare la qualità del servizio percepita dai propri utenti con quello che essi si aspettano da quel tipo di servizio (con le loro aspettative).

Se il valore della qualità percepita è inferiore alle aspettative, allora significa che il servizio non ha soddisfatto gli utenti e l’ente deve fare qualcosa per migliorarlo.

L’obiettivo dell’ente dovrebbe essere quello di arrivare ad una perfetta coincidenza tra le aspettative dei cittadini e la qualità del servizio da essi percepita.

I metodi di misurazione della customer satisfaction si distinguono in metodi diretti (ad esempio la critical incident technique) e metodi indiretti (ad esempio i reclami, i suggerimenti che provengono dai cittadini-utenti, ecc.).

1 Rielaborazione della definizione della professoressa Elisabetta Zuannelli in Ludovica Quattrocchi, “Le strutture di informazione e le nuove professionalità: analisi normativa, strutturale e funzionale”, Roma, 21 novembre 2009.

Giovedì, 21 Febbraio 2019 12:02

Dizionario del cittadino - lettera B

B

Back-office: molti uffici pubblici hanno un Back Office e un Front Office che sono distinti, non soltanto per l’attività che essi svolgono, ma anche per lo spazio fisico dagli stessi occupato. Mentre il Back Office svolge l’attività interna dell’ufficio (ad esempio raccoglie, ordina, tratta, archivia, predispone le pratiche amministrative o ricerca le informazioni richieste dai cittadini-utenti), il Front office riceve il pubblico, accoglie le domande degli utenti e fornisce le risposte, spesso elaborate dal Back Office.

Ballottaggio: è l’eventuale fase di un’elezione. Si verifica quando, nella prima votazione, nessuno dei candidati alla carica di Sindaco ha ottenuto la maggioranza stabilita come necessaria per l’elezione (cioè non ha ricevuto un numero di voti sufficiente per essere eletto al primo turno elettorale). Consiste in una nuova convocazione del corpo elettorale che, nella seconda votazione, deve scegliere uno tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti nella votazione precedente. Alla fine viene eletto il candidato che ha riportato la maggioranza, anche relativa, dei voti validamente espressi.

Bando: è la comunicazione pubblica con la quale un’amministrazione fa sapere agli interessanti che si svolgerà una gara per la conclusione di un contratto o un concorso (bando di gara o bando di concorso). Contiene tutte le informazioni utili per partecipare (oggetto del concorso o della gara, requisiti, modalità di partecipazione, scadenze). I bandi del Comune di Carbonia sono pubblicati sull’albo pretorio on line, all’interno del sito ufficiale. I bandi di concorso e le gare che si svolgono in ambito comunitario, devono essere pubblicati sulla gazzetta ufficiale e su giornali quotidiani.

Benchmarking: è una strategia di marketing che consiste nel confronto dei propri prodotti o servizi con quelli dei concorrenti più forti dello stesso settore. Sulla base dell’analisi condotta si identificano le caratteristiche specifiche dei prodotti e si orientano la strategia e la produzione della propria organizzazione, perché siano competitive sul mercato. Le attività di benchmarking prevedono analisi dei processi dei concorrenti, la raccolta di informazioni sui prodotti e il confronto dei risultati. Inizialmente nato come un processo di crescita aziendale, il benchmarking si è ora affermato anchenel settore pubblico. Si tratta, infatti, di un’efficace metodologia che serve a misurare e incrementare le performance di una Pubblica Amministrazione, in quanto assicura un miglioramento continuo grazie al costante confronto con l’esterno.

Bene culturale: secondo quanto disposto dall’articolo 10 del Decreto Legislativo n. 42 del 22.01.2004 (detto “Codice dei beni culturali e del paesaggio”) sono beni culturali le cose immobili e mobili (appartenenti allo Stato, alle Regioni, agli altri enti pubblici territoriali, ad ogni altro ente ed istituto pubblico, a persone giuridiche private senza fine di lucro, inclusi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti) che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico.

Vi sono però anche i beni culturali immateriali, che non esistono fisicamente, come ad esempio una lingua o un dialetto, che sono stati definiti dalla “Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale”, adottata a Parigi il 17.10.2003.

Bene immobile: secondo quanto disposto dall’articolo 812, commi 1 e 2, del codice civile, sono beni immobili il suolo, le sorgenti e i corsi d’acqua, gli alberi, gli edifici e le altre costruzioni, anche se unite al suolo a scopo transitorio, e in genere tutto ciò che naturalmente o artificialmente è incorporato al suolo.

Sono considerati immobili i mulini, i bagni e gli altri edifici galleggianti quando sono saldamente assicurati alla riva o all’alveo (ad esempio il canale in cui scorre il fiume) e sono destinati ad esserlo in modo permanente per la loro utilizzazione.

Bene mobile: secondo quanto disposto dall’articolo 812, comma 3, del codice civile, sono beni mobili tutti quei beni che non possono essere classificati come beni immobili. Inoltre, secondo quanto disposto dall’articolo 814 del codice civile, si considerano beni mobili le energie naturali che hanno valore economico.

Esiste, poi, una particolare categoria di beni mobili, che è quella dei beni mobili registrati, che, secondo quanto disposto dall’articolo 815 del codice civile, sono i beni mobili iscritti in pubblici registri, come ad esempio le autovetture, che sono iscritte al Pubblico Registro Automobilistico (P.R.A.), oppure le navi e gli aerei.

Bene paesaggistico: secondo quanto stabilito dal Decreto Legislativo n. 42 del 22.01.2004 il patrimonio culturale è costituito dai beni culturali e dai beni paesaggistici.

In base a quanto disposto dagli articoli 134, 136 e 142 sono beni paesaggistici le cose immobili di grande bellezza naturale o di singolarità geologica, le ville, i giardini e i parchi, che si distinguono per la loro non comune bellezza, i complessi di cose immobili che formano un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, le zone di interesse archeologico, le bellezze panoramiche, tra cui i belvedere, i territori costieri, i fiumi, i torrenti, i corsi d’acqua, le montagne, i ghiacciai, i parchi e le riserve nazionali o regionali, i vulcani.

Bilancio consuntivo (o rendiconto): è un documento contabile che indica le entrate realizzate e le spese sostenute da una amministrazione, un ente o un'impresa nell’esercizio finanziario che si è chiuso il 31 dicembre dell’anno precedente (l’esercizio finanziario coincide con l’anno solare e va dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno). Si conclude indicando se la struttura ha raggiunto un risultato contabile di avanzo, cioè se le entrate sono superiori alle uscite, pareggio, cioè se le entrate e le uscite si equivalgono, o disavanzo, cioè se le uscite sono superiori alle entrate. I Comuni devono raggiungere il pareggio di Bilancio. Il bilancio consuntivo indica inoltre se ci sono state variazioni di spesa rispetto al bilancio preventivo.

Secondo quanto previsto dall’articolo 81 della Costituzione, il Governo presenta ogni anno al Parlamento (entro il 30 giugno) il bilancio consuntivo dello Stato. Il Bilancio, dopo essere stato approvato dal Parlamento con legge formale, viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, in modo che chiunque possa prenderne visione.

Bilancio preventivo o di previsione: è un documento contabile che indica le entrate e le spese che un ente prevede di realizzare e sostenere nell’esercizio finanziario successivo (cioè dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui viene redatto il bilancio preventivo).

Secondo quanto previsto dall’articolo 81 della Costituzione, il Governo presenta ogni anno al Parlamento (entro il 30 settembre) il bilancio preventivo dello Stato, il quale, dopo essere stato approvato dal Parlamento (entro il 31 dicembre dell’anno che precede quello al quale il bilancio preventivo si riferisce) con un’apposita legge, detta legge di Bilancio, viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, in modo che chiunque possa prenderne visione.

Sia il bilancio preventivo che quello consuntivo permettono al Parlamento di controllare l’attività del Governo.

Per quanto riguarda invece il Comune, viene predisposto dalla Giunta comunale, con l’aiuto dell’Ufficio Finanziario, ed è presentato al Consiglio, affinché venga approvato.

Blog: è uno dei principali strumenti del web 2.0 (web di ultima generazione in cui l’utente è messo al centro di ogni processo comunicativo e informativo) che la Pubblica Amministrazione può usare per dialogare con il cittadino. Sono nati inizialmente come diari in rete e poi sono diventati luoghi di discussione collettiva che si sviluppa intorno ad un post, ossia un argomento o un tema scelto dall’autore del blog, sul quale si innestano i commenti (post) degli utenti visitatori. Il blog può contenere testo, video e immagini. I post si vedono in ordine cronologico. Il più recente appare per ultimo, con data e ora, mentre i precedenti sono accumulati in archivi pubblici. Poiché il blog si basa sul dialogo, chi interviene scrive di solito in prima persona, con uno stile semplice.

La redazione della pagina web spetta esclusivamente all’autore.

Giovedì, 21 Febbraio 2019 11:55

Ufficio Contravvenzioni

Riduzione del 30 % delle sanzioni amministrative a seguito di violazioni al Codice della strada (Decreto del fare) ico pdf

Domande frequenti ico pdf

Giovedì, 21 Febbraio 2019 11:49

Dizionario del cittadino - lettera A

 

A

Abaco delle modificazioni: insieme al Progetto – guida, è un allegato al Piano di Riqualificazione e Recupero del Comune di Carbonia ed è uno degli strumenti fondamentali per la sua attuazione. Serve a capire in quale modo sia possibile apportare delle modifiche alle diverse tipologie edilizie. Serve, infatti, a gestire gli interventi sui corpi di fabbrica “modificati”, le aggiunte ai corpi di fabbrica originari e i nuovi inserimenti di garage e loggiati nei lotti appartenenti all’edilizia di fondazione. In particolare, definisce allineamenti, spessori dei corpi di fabbrica, altezze e caratteristiche delle modificazioni ammissibili, precisandone i limiti.

Abrogazione: è disciplinata dall’articolo 15 delle Disposizioni preliminari al Codice civile (cosiddette Preleggi). Significa che una legge vecchia (che viene abrogata) finisce di produrre effetti, dal momento in cui entra in vigore una nuova legge successiva. La legge abrogata cessa quindi di avere efficacia per il futuro, ma di solito continua a disciplinare i fatti che si sono verificati prima dell’abrogazione, tranne che nei casi, espressamente previsti dal legislatore, in cui la nuova legge sia retroattiva (ossia produca effetti anche per il passato).

L’abrogazione si verifica se il legislatore lo dichiara espressamente con una legge posteriore, se c’è incompatibilità tra le nuove disposizioni e quelle precedenti, oppure se la nuova legge disciplina l’intera materia già regolata dalla legge anteriore.

Secondo quanto stabilito dall’articolo 75 della Costituzione, con referendum popolare si può decidere di abrogare totalmente, o in parte, una legge o un atto avente forza di legge.

Accessi viari: sono gli ingressi, le entrate delle strade.

Ad interim: è il periodo tra il momento in cui il titolare di una determinata funzione cessa la sua attività (per dimissioni, decadenza, decesso, ecc) e quello in cui il nuovo titolare assume la stessa funzione. In tale periodo si definisce interim anche l’incarico affidato provvisoriamente in attesa del titolare definitivo.

Affissioni: sono una forma di pubblicità mediante esposizione su strade o piazze di cartelli, manifesti, locandine o simili. In base a quanto disposto dal Decreto Legislativo n. 507 del 15.11.1993, la pubblicità esterna e le pubbliche affissioni sono soggette ad una imposta da versare al Comune nel cui territorio sono effettuate. Per questo fine il Comune adotta un apposito regolamento per l’applicazione dell’imposta sulla pubblicità e per l’effettuazione del servizio delle pubbliche affissioni.

Il Regolamento comunale per la disciplina della pubblicità e delle affissioni e per l’applicazione dell’imposta sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni, è consultabile nel sito www.comune.carbonia.ci.it, nella sezione Statuto e Regolamenti.

Agglomerato urbano: è l’insieme di edifici costituente un centro abitato.

Albo pretorio: è lo spazio (oggi virtuale, presente nei siti delle Pubbliche Amministrazioni) in cui vengono pubblicati tutti gli atti amministrativi pubblici che, per Legge, Statuto o Regolamento, devono essere conosciuti dai cittadini (per esempio le ordinanze del Sindaco e della Polizia Municipale). Dal 1° gennaio 2011 l’Albo Pretorio murario non ha più valore legale e può essere utilizzato soltanto come comunicazione aggiuntiva. Dal sito www.comune.carbonia.ci.it è possibile accedere all’Albo Pretorio del Comune di Carbonia.

Ammenda: secondo quanto disposto dall’articolo 17, comma 2, del codice penale, è la pena pecuniaria (cioè una somma da pagare allo Stato) prevista per chi commette contravvenzioni, in contrapposizione alla multa che invece è la pena pecuniaria prevista per i delitti (articolo 17, comma 1, del codice penale). Impropriamente, invece, nel linguaggio comune il termine ammenda viene confuso con quello di multa.

Secondo quanto stabilito dal successivo articolo 26 del codice penale, la pena dell’ammenda consiste nel pagamento allo Stato di una somma non inferiore a 20 euro e non superiore a 10.000 euro. Per alcune contravvenzioni è prevista la sola pena dell’ammenda, mentre per altre l’ammenda si applica alternativamente o congiuntamente alla pena dell’arresto.

Secondo quanto disposto dall’articolo 133 bis del codice penale, quando il giudice deve stabilire l’ammontare dell’ammenda, deve tener conto anche delle condizioni economiche del reo, cioè di chi ha commesso il reato.

Ammortamento: dal punto di vista finanziario, è il piano di estinzione di un debito (detto appunto piano di ammortamento) attraverso il pagamento di rate periodiche di rimborso che vanno a saldare in parte il capitale preso in prestito, in parte la quota degli interessi maturati su quella quota di capitale.

Anagrafatura: è l’identificazione dei cani, che avviene inserendo un microchip sotto la pelle degli stessi animali.

Annullamento: è il provvedimento con il quale la Pubblica Amministrazione fa venir meno l’efficacia, ossia gli effetti, di un atto amministrativo illegittimo per violazione di legge, eccesso di potere, o incompetenza relativa, con efficacia retroattiva, cioè dal momento in cui lo stesso è stato emanato dalla Pubblica Amministrazione. Si ha incompetenza relativa quando l’autorità che ha emanato l’atto, pur facendo parte del settore dell’amministrazione competente per quella materia, non aveva la competenza ad emanarlo (cioè non aveva quello specifico grado gerarchico richiesto per emanarlo), oppure quando non aveva la competenza ad emanare atti in quella materia.

L’interessato può anche chiedere, al giudice amministrativo regionale (Tar), l’annullamento di un atto illegittimo entro 60 giorni (è il termine di decadenza, previsto dall’articolo 29 del Decreto legislativo n. 104 del 2.07.2010, trascorso il quale non è più possibile proporre l’azione di annullamento) dal momento in cui gli è stato notificato l’atto o da quello in cui ne ha avuto conoscenza; entro 120 giorni se presenta ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. In questo caso sarà il giudice amministrativo, con una sentenza, ad annullare l’atto dichiarato illegittimo.

Nel caso di una votazione, l’annullamento avviene quando il Presidente del Consiglio comunale ne accerta l’irregolarità dello svolgimento. La votazione annullata deve essere immediatamente ripetuta.

Appalto: secondo quanto disposto dall’articolo 1655 del codice civile, è il contratto con cui una parte, detta appaltatore, assume, organizzando i mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, l’obbligazione di compiere in favore di un’altra, detta committente o appaltante, un’opera o un servizio o la fornitura di un bene, verso un corrispettivo in denaro.

La disciplina in materia di appalto di opere pubbliche, servizi e forniture è dettata dal Decreto Legislativo n. 163 del 2006 (detto Codice dei contratti pubblici).

Per la scelta della ditta che eseguirà i lavori, si utilizzano le seguenti procedure:

  1. la procedura aperta: dopo la pubblicazione del bando di gara, possono partecipare tutte le ditte che lo richiedano, se in possesso dei requisiti richiesti dal bando;

  2. la procedura ristretta (precedentemente chiamata licitazione privata): tutte le ditte possono chiedere di partecipare, ma soltanto quelle invitate dalle amministrazioni (dopo una valutazione dei requisiti di qualificazione) possono presentare un'offerta;

  3. la procedura negoziata (precedentemente chiamata trattativa privata): le amministrazioni consultano le ditte da loro scelte e negoziano con una o più di esse le condizioni dell’appalto;

  4. il dialogo competitivo (precedentemente chiamato appalto concorso): l’ente appaltante pone a base di gara il progetto preliminare, e non quello definitivo, la cui elaborazione è rimessa all’offerente. La Pubblica Amministrazione ricorre al dialogo competitivo solamente in caso di appalti particolarmente complessi, quando non è in grado di formulare con precisione, al momento della pubblicazione del bando di gara, i termini dell’appalto e le soluzioni tecnico-finanziarie per il soddisfacimento dei bisogni pubblici.

Aree cortilizie: secondo quanto disposto dall’articolo 1117 del codice civile sono i cortili, che costituiscono proprietà comune dell’edificio, in quanto necessarie all’uso comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani dello stesso edificio.

Assegnatario: è la persona alla quale il giudice dell’esecuzione attribuisce, con una ordinanza, la proprietà di un bene espropriato.

Associazioni dei consumatori e degli utenti: sono formazioni sociali che hanno per scopo statutario esclusivo la tutela dei diritti e degli interessi dei consumatori o degli utenti, come il diritto alla tutela della salute, allasicurezza e alla qualità dei prodotti e dei servizi, ad una adeguata informazione e ad una corretta pubblicità, alla trasparenza nei rapporti, all’erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità e di efficienza.

Atto amministrativo: è un atto giuridico emanato da un’autorità amministrativa nell’esercizio delle sue funzioni amministrative, che produce effetti indipendentemente dalla volontà del soggetto o dei soggetti, ai quali l’atto è rivolto. Esso è generalmente formato da un’intestazione (che indica l’autorità da cui è emanato l’atto); da un preambolo (che è la parte introduttiva, la premessa); dalla motivazione (che indica le ragioni per cui, dopo aver confrontato i diversi interessi in gioco, la Pubblica Amministrazione preferisce soddisfare un interesse al posto di un altro); dal dispositivo (che rappresenta la decisione, cioè quello che la Pubblica Amministrazione vuole che sia fatto); dal luogo, dalla data, e alla fine dalla sottoscrizione (che contiene la firma dell’autorità che ha emanato l’atto o dell’autorità che ha ricevuto la delega a firmare al suo posto).

Autocertificazione: è detta anche Dichiarazione sostitutiva di certificazione ed è regolamentata dall’articolo 46 del D.P.R. n. 445 del 28.12.2000 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa). È una dichiarazione firmata in un foglio di carta semplice (senza marca da bollo), che sostituisce le certificazioni amministrative (come ad esempio il certificato di nascita, di residenza, di cittadinanza, di stato di famiglia, del titolo di studio).

Con l’autocertificazione, una persona dichiara, sotto la propria responsabilità penale, ad esempio di essere nato a……, in data………, di abitare nella città…….in via…….., di avere come titolo di studio, ad esempio il diploma di scuola media superiore o la laurea, di essere sposata o di essere libera (non sposata), ecc..

L’autocertificazione è stata introdotta nel 1997 con la prima Legge Bassanini per semplificare le procedure della Pubblica Amministrazione, cioè per renderle più semplici e veloci.

Se la persona dichiara fatti non veri, cioè dichiara il falso, è punito penalmente, secondo quanto disposto dal codice penale e dalle leggi speciali in materia, e decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato dalla Pubblica Amministrazione sulla base delle false dichiarazioni (se ad esempio ha dichiarato di essere in possesso di un certo titolo di studio, per essere assunto in un ufficio pubblico, e poi si scopre che non è vero, perde il posto di lavoro).

Nella sezione “Autocertificazioni” del sito del Comune di Carbonia (www.comune.carbonia.ci.it) è possibile visualizzare il modello della dichiarazione sostitutiva di certificazione.

Autorizzazione: è il provvedimento amministrativo con il quale la Pubblica Amministrazione rimuove un limite posto dalla legge per l’esercizio di un diritto soggettivo. A differenza della concessione, infatti, non attribuisce la titolarità di un diritto, ma permette l’esercizio di un diritto a chi ne è già titolare.

Nell’ambito della semplificazione amministrativa, la Legge n. 241/1990 ha previsto il meccanismo del silenzio-assenso, per il quale l’autorizzazione si intende concessa, se la Pubblica Amministrazione non risponde al cittadino entro un certo termine dalla presentazione della domanda.

Autotrazione: trazione di mezzi meccanici capaci di movimento autonomo, come autovetture, camion e altri.

 

La città di Carbonia, vincitrice dell'edizione 2010-2011 del Premio Europeo del Paesaggio del Consiglio d'Europa, sarà presente alla tredicesima edizione della Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
La prestigiosa Mostra Internazionale esporrà 69 progetti realizzati da numerosi architetti, fotografi, artisti, critici e studiosi che, in molti casi, presentano proposte originali e installazioni create appositamente per questa Biennale. La Mostra sarà affiancata da 55 partecipazioni nazionali provenienti da diversi Stati.

Presso la Loggia Foscari del Palazzo Ducale, in occasione della Mostra Internazionale e nell'ambito del Laboratorio Italia, sarà presente il progetto "Carbonia Landscape Machine", vincitore per l'Italia della seconda edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa e indicato come uno dei migliori esempi di attuazione dei principi della Convenzione Europea del Paesaggio e di realizzazione di una riqualificazione urbana ed extra urbana di qualità. Il progetto della città di Carbonia sarà esposto insieme ai 140 progetti partecipanti alle prime due edizioni della selezione italiana del Premio. 
Il Laboratorio Italia, organizzato dal Mibac (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) - Direzione generale PaBAAC, Servizio Architettura e Arte Contemporanee, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Venezia e Laguna, visitabile sino al 25 novembre 2012, sarà inaugurato il 27 agosto, alle ore 18.00, alla presenza di Paolo Baratta - presidente Fondazione La Biennale di Venezia, Maddalena Ragni - direttore Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l'Architettura e l'Arte Contemporanee, Commissario Padiglione Italia della Biennale di Venezia, Renata Codello- soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna, Maria Grazia Bellisario- direttore servizio Architettura e Arte contemporanee, Giuliano Segre - presidente Fondazione Venezia, Roberto Masiero - ordinario di Storia dell'architettura e del paesaggio - IUAV, Alessandra Fassio - curatrice della manifestazione.
L'Amministrazione Comunale sarà rappresentata dal dirigente dell'Ufficio Tecnico, Giampaolo Porcedda.
"La partecipazione alla Biennale è, in ordine cronologico, l'ultimo dei numerosi passi percorsi dall'Amministrazione Comunale all'indomani della partecipazione alla selezione nazionale per il Premio Europeo del Paesaggio indetto dal Consiglio d'Europa. I riconoscimenti ottenuti, prima su scala nazionale e poi su scala internazionale, hanno aperto alla Città un nuovo orizzonte che proietta verso un percorso impegnativo, prestigioso e ricco di possibilità di crescita culturale, sociale ed economica. Il confronto con esperienze provenienti da diverse parti del mondo è un arricchimento culturale ma anche, e soprattutto, occasione di conoscenza di nuove opportunità e modalità di sviluppo. Questo è stato dimostrato anche dall'eccezionale partecipazione all'undicesimo Meeting per l'implementazione della Convenzione Europea del Paesaggio, Forum delle Selezioni Nazionali del Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa edizioni 2008-2009 e 2010-2011 e Laboratorio Italia, ospitati a Carbonia lo scorso giugno".
"L'Amministrazione Comunale, nel ringraziare ancora una volta tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante successo, proseguirà nel suo percorso di riqualificazione urbana, nell'intento di rendere Carbonia sempre più rispondente alle esigenze di tutti coloro che vogliono "vivere la Città".

Carbonia 25 agosto 2012

Il Sindaco
Giuseppe Casti

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